Già rivolgersi a una società di consulenza per la stesura dei bilanci del comune è un de profundis politico-amministrativo. Una resa incondizionata. Se poi l’appalto diretto di 30.500 euro lo ottiene la GE.FIN.PA, una ditta senza dipendenti attivata lo scorso maggio, allora molte cose non tornano. A partire dalla legale rappresentante: si chiama Svitlana Vasechko, è una cittadina ucraina proprietaria del 100% delle quote che ammontano a soli mille euro. La GE.FIN.PA, con sede a Mondragone in via Fiumara 11, è una società semplificata, una delle tante ditte costituite da imprenditori con uno piccolo giro d’affari e con guadagni contenuti (clicca qui o link in basso). Come mai una mini-azienda, con un’esperienza sul campo di appena 7 mesi (luglio e agosto inclusi), è finita nei radar della responsabile del settore Finanziario Valeria Vellone per un’attività così importante? Il 13 dicembre, la funzionaria comunale ha adottato la determina n. 73. Oggetto: “Servizio di consulenza specialistica per redazione Bilancio di previsione 2024-2026, Bilancio consolidato, Dup, Atti relativi al riaccertamento ordinario dei residui attivi e passivi, Rendiconto di gestione 2023” (clicca qui o link in basso). La decisione di chiedere il supporto di una società specializzata nasce, almeno così è motivata, dalla cronica carenza di personale. La stessa Vellone, dipendente a tempo indeterminato al comune di Cancello Arnone, lavora a scavalco a Orta di Atella per 6 ore settimanali. La sua nomina di responsabile del settore Finanziario è stata decretata dal sindaco Antonino Santillo il 21 novembre. Dalla determina si evince che la funzionaria, tramite il portale acquistinretepa.it, ha avviato la trattativa diretta con la GE.FIN.PA per un importo complessivo di 30.500 euro iva inclusa. La Vellone ha poi affidato il servizio alla ditta con la seguente motivazione: “L’offerta risulta adeguata rispetto alle finalità perseguite dalla stazione appaltante e l’operatore economico risulta in possesso di documentate esperienze pregresse idonee all’esecuzione delle prestazioni contrattuali”. Anche qui le cose non quadrano. Quali sono le documentate esperienze pregresse idonee all’esecuzione delle prestazioni contrattuali, visto che la società è nata 7 mesi fa? Presso quali enti pubblici o soggetti privati ha maturato l’esperienza per essere considerata in grado di redigere gli strumenti contabili e di programmazione del comune di Orta di Atella? Le anomalie, per non dire altro, non finiscono qua. Nella stessa determina di affidamento dell’appalto viene liquidata la somma di 15.250 euro alla GE.FIN.PA, a titolo di acconto. In pratica, già prima di iniziare l’attività la ditta ha incassato la metà dell’importo complessivo. Un bell’incentivo. Forse non dovuto. Sicuramente eccessivo.
A supporto dell’affidamento diretto la funzionaria comunale fa riferimento al decreto legislativo 36/2023, cioè al nuovo Codice degli appalti che, riportiamo integralmente dalla determina, “consente l’affidamento del contratto senza una procedura di gara, nel quale, anche nel caso di previo interpello di più operatori economici, la scelta è operata discrezionalmente dalla stazione appaltante o dall’ente concedente, nel rispetto dei criteri qualitativi e quantitativi e dei requisiti generali o speciali previsti dal medesimo Codice”. La “giustificazione” normativa è un boomerang. Se è vero che la scelta può essere operata in modo discrezionale, è altrettanto pacifico che la ditta va individuata sulla base di criteri qualitativi e quantitativi, come del resto è rimarcato nel provvedimento. Non solo. Per un incarico così delicato e altamente specializzato non si comprende perché la responsabile del settore Finanziario non abbia avviato la consultazione di almeno 5 operatori economici, in modo da avere un più ampio ventaglio di scelta che le avrebbe consentito di valutare il background professionale di altre ditte. Ma la domanda di tutte le domande è quella già posta in precedenza: da dov’è spuntata la GE.FIN.PA, rappresentata da un’amministratrice con cittadinanza ucraina e con un capitale sociale di appena mille euro? E ancora: da quanti dipendenti è composta e con quali specializzazioni? E infine: con chi ha interloquito la funzionaria e in quale lingua, in italiano o in ucraino?
Sono tanti, troppi, i punti neri di un appalto diretto sul quale è necessario fare immediatamente chiarezza. Il sindaco Santillo, che ha nominato Valeria Vellone responsabile del settore Finanziario, ha il dovere di avviare ad horas un’indagine interna. Ci sono tutti gli elementi anche per un’azione della magistratura. Il nostro articolo vale anche come esposto ai carabinieri di Orta di Atella e alla Procura della Repubblica del Tribunale Napoli Nord. Sono in ballo i soldi dei cittadini. È in discussione un appalto pubblico. Non ci possono essere ombre. Se il comune è uscito dai binari della legalità i responsabili devono pagare in ogni sede. Quanto prima. Anzi subito.
Mario De Michele
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