Non si avverte ancora il rombo del motore. Ma la macchina per le europee del 2024 è già accesa. Gli aspiranti deputati dell’Ue sono al lavoro per conquistare la prima fila nella griglia di partenza. Pigiano sull’acceleratore gli esponenti di Azione-Italia Viva. Il partito di Calenda e Renzi è in pista per non farsi trovare impreparato all’appuntamento elettorale. Nella circoscrizione Meridionale i nomi dei candidati che circolano fanno ben sperare. In corsa ci saranno molto probabilmente Nicola Caputo, assessore all’Agricoltura della Regione Campania, Luigi Bosco, ex assessore al Comune di Caserta e già consigliere regionale, gli uscenti Giosi Ferrandino e Aldo Patriciello. Quest’ultimo, molisano con un’enorme valigia di preferenze, ha preso le distanze da Forza Italia, a conferma della capacità attrattiva di Azione-Iv che incassa anche l’adesione di Ferrandino, dopo il suo addio al Pd. Entrambi gli uscenti saranno sicuramente un valore aggiunto per il Terzo Polo, che in Campania ha di fatto “annesso” i berlusconiani ormai senza una guida solida con il declino del Cavaliere. Sul piano elettorale anche Bosco è una garanzia. L’ex componente del parlamentino campano è particolarmente radicato in provincia di Caserta. Ma in Terra di Lavoro e in Campania dovrà battere la concorrenza di Caputo, uno che in ogni tornata elettorale si trasforma in una macchina da voti di Formula Uno. Dal Casertano proviene anche l’attuale vicepresidente del Parlamento europeo Pina Picierno del Pd. Anche lei sicuramente in pista nel 2024. Cinque pezzi da novanta accomunati dall’estrazione scudocrociata. Aveva ragione Andreotti: “Gli italiani sono destinati a morire democristiani”. Gli ex Dc sopravviveranno alle prossime Europee? Quasi certamente sì. Sono elettoralmente e politicamente bene attrezzati. Ma è molto probabile che qualcuno di loro finirà nel cimitero dei non eletti. Difficile dire oggi chi è favorito. E poi molto dipenderà dai seggi che otterrà il Terzo Polo. L’unica certezza è che la lista Azione-Italia Viva sarà competitiva. Da qui al voto è facile prevedere che continuerà la cannibalizzazione di Fi e del Pd. Calenda e Renzi già sono a tavola col tovagliolo infilato nella camicia per un pranzo abbondante.

Mario De Michele

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