Di buchi neri ce ne sono tanti. Di domande senza risposte pure. Per non parlare di eventuali “subappalti” ritagliati su misura con sartoria da alta moda griffati con il marchio evergreen di “Familismo e Amichettismo”. Anche quest’anno gli eventi natalizi approvati dall’amministrazione di Orta di Atella suscitano perplessità e sospetti. Stavolta l’assessore alle Politiche sociali Pasquale Pellino si è premunito nel tentativo di non sollevare lo stesso polverone del Natale 2023. Lo scorso 13 novembre infatti ha proposto alla giunta di dare il via libera all’atto di indirizzo “per l’approvazione di un avviso esplorativo per l’acquisizione di manifestazione di interesse per la partecipazione alla procedura di affidamento diretto per la realizzazione di attività socio-educative a favore dei minori anno 2024”. La proposta è stata votata all’unanimità dall’esecutivo il giorno seguente. Il verbale di giunta è letto e sottoscritto dal sindaco Santillo e dal segretario generale Elisabetta Ferrara, in quel periodo a cavallo tra l’incarico a Carlo Della Peruta e quello poi conferito ad Assunta Mangiacapre (link in basso). Nel provvedimento si chiede, tra l’altro, “la pubblicazione dell’avviso esplorativo, unitamente ad un modello di domanda, rivolto agli operatori economici in possesso dei requisiti di legge, subordinandolo alla chiusura della procedura di manifestazione d’interesse”. Contestualmente viene nominata responsabile del procedimento Giulia Natale, capoarea del settore Servizi sociali e Culturali. Per l’anno in corso al comune di Orta di Atella sono stati destinati dal ministero per la Famiglia e le Pari opportunità 45.423 euro “per attività socioeducative in favore dei minori da realizzarsi entro il 31 dicembre 2024”. Si tratta di fondi vincolati esclusivamente finalizzati al “potenziamento dei servizi socioeducativi territoriali, dei centri estivi diurni e dei centri con funzione educativa e ricreativa”, come viene specificato nelle linee guida previste dal dipartimento per le Politiche della famiglia. Non si scappa. Abbiamo avuto conferma dal dirigente dello stesso dipartimento. Peraltro basta andare sul sito del ministero per fugare ogni dubbio sul corretto utilizzato dei finanziamenti (foto in basso).

LA DETERMINA IN CONTRASTO CON LA DELIBERA

Ma procediamo con ordine. Pur richiamando la delibera di giunta, la funzionaria Natale non la recepisce. Lo si evince proprio dal provvedimento dirigenziale. “Determina – recita la parte finale dell’atto – di aver individuato, in seguito ad istruttoria informale, quale operatore economico “La Via Lattea”, in possesso di documentate esperienze pregresse idonee all’esecuzione delle prestazioni contrattuali”. E ancora: “Di aver avviato mediante procedura, a mezzo di trattativa diretta, invito all’operatore economico “La Via Lattea” in data 09/12/2024 con termine per la presentazione delle offerte al 10/12/2024. Di prendere altresì atto che “La Via Lattea” si è dichiarato disponibile ad eseguire il servizio con un costo di 39.000 euro oltre Iva al 5% per un totale di 40.950 euro per una durata pari a mesi 1 a decorrere dalla data di inizio effettivo del servizio e fino al 31 dicembre 2024”. In conclusione: “Di procedere, pertanto, all’affidamento diretto a “La Via Lattea” del servizio di realizzazione di attività socio-educative a favore dei minori finanziate dal dipartimento per le politiche della famiglia per l’importo complessivo 40.950 euro”.

Prima osservazione. Perché, in contrasto con quanto indicato dalla giunta, la funzionaria non ha indetto l’avviso esplorativo rivolto agli operatori economici in possesso dei requisiti di legge? Se avesse inteso la delibera dell’esecutivo come un’indebita ingerenza dell’organo di governo su atti gestionali (circostanza plausibile) non avrebbe dovuto richiamare nella determina la decisione della giunta. Seconda osservazione. Perché ha contattato direttamente La Via Lattea e non un’altra società? Terza osservazione. Non vi è dubbio che a causa del gigantesco ritardo politico-amministrativo dell’assessore Pellino nella messa a terra del progetto si trattava di un provvedimento urgente, da adottare in tempi rapidi per non rischiare di perdere i fondi. Ma quanto tempo avrebbe impiegato la funzionaria ad avviare un dialogo competitivo con tre società? Sarebbe stato possibile farlo anche telefonicamente. E avrebbe dato la possibilità all’amministrazione comunale di optare per la migliore offerta economica e qualitativa.

LABORATORI SOCIO-EDUCATIVI, QUESTI SCONOSCIUTI

Al netto delle perplessità sull’iter burocratico, che sono in ogni caso da chiarire, il nodo scorsoio che si stringerà al collo dell’assessore Pellino riguarda soprattutto l’attuazione del progetto. In quali attività si è concretizzato il potenziamento dei servizi socio-educativi territoriali, dei centri estivi diurni e dei centri con funzione educativa e ricreativa? I centri estivi sono ormai un miraggio, a differenza di molti altri comuni dove sono stati organizzati. Non vi è traccia di servizi socio-educativi territoriali. Se poi per centri con funzione educativa e ricreativa si intendono Minni e Topolino (foto in basso) in piazza allora Santillo e Pellino farebbero meglio a scrivere seduta stante al ministero per rinunciare ai fondi. Incassarli sarebbe un grave reato. Come detto, sono vincolati alle iniziative effettivamente svolte. E le iniziative devono rientrare nei confini tracciati con chiarezza dalle linee guida del dipartimento per la Famiglia e le Pari opportunità. Quali e quanti bambini ortesi hanno partecipato a laboratori? Quanti soldi sono stati spesi per potenziare la rete territoriale dei servizi socio-educativi? Ad occhi nudo nulla di ciò è stato messo in campo. Se qualche famiglia dirà il contrario siamo pronti a rimangiarci tutto. Se Pellino dimostrerà l’opposto siamo disponibilissimi a rettificare tutto. Se però 40mila euro di denaro pubblico, ovvero 2.666 euro al giorno, è stato utilizzato come regalo di Natale per associazioni in “subappalto” composte da amici-dipendenti, parenti stretti e tifosi degli amministratori locali saremo altrettanto pronti a recarci dalla magistratura. Le grane non saranno cinque. I guai non saranno antichi come la terra. Ci saranno numerose ripercussioni contabili e penali e una lunga serie di problemi attualissimi. E non sarà difficile beccare con le mani nella marmellata i titolari della premiata ditta “Familismo e Amichettismo”.

Mario De Michele
(continua…)

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LE LINEE GUIDA DEL MINISTERO

UNO DEGLI EVENTI NATALIZI

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