Il rosario dei fallimenti amministrativi è lunghissimo: villa comunale e palazzetto dello sport chiusi, strade colabrodo, raccolta rifiuti a singhiozzo, percentuale di raccolta differenziata ai minimi storici. E poi il grave problema dei doppi turni nelle scuole che, aggiunto a quello dell’immondizia disseminata ovunque, crea enormi disagi ai cittadini. Orta al Centro bacchetta ancora una volta Antonino Santillo e la sua coalizione di “non governo”. I seguaci dell’ex sindaco Andrea Villano hanno pubblicato sulla pagina Fb del movimento politico-consiliare, rappresentato in assise da Mena Capasso e Gennaro Colella, un documento al vetriolo per denunciare l’immobilismo di Santillo e company su questioni di primaria importanza per la collettività. “Abbiamo chiesto all’incirca due mesi fa, al Sindaco Santillo, con una interrogazione scritta se per l’anno scolastico 2025/26, tutta la popolazione scolastica sarà costretta nuovamente a vivere gli enormi disagi dei doppi turni. Ebbene, – rimarcano gli esponenti di Orta al Centro – nonostante la loquacità degli ultimi tempi di Santillo nel promuovere il suo immobilismo politico/amministrativo, non abbiamo ricevuto nessuna risposta. Santillo, conferma la sua inettitudine nel dare risposte ai cittadini ortesi. Le scuole locali che rappresentano il futuro della nostra città, rischiano un altro anno di enormi sacrifici da parte di famiglie, studenti e personale didattico a causa dell’incapacità e dell’incompetenza del Sindaco e della sua Giunta comunale. Plessi scolastici che non rappresentano una priorità per il Sindaco Santillo, tra l’altro titolare della delega alla pubblica istruzione. Si registrano anche forti ritardi nella ristrutturazione della segreteria annessa al circolo didattico. Insomma un vero ed autentico disastro che intacca il diritto allo studio dei nostri studenti!”.

Gennaro Colella e Mena Capasso

Dal gruppo capitanato dall’ex fascia tricolore Villano l’appello-sfida al primo cittadino di dare risposte concerete e non virtuali alle tematiche che maggiormente stanno a cuore alla popolazione. “Sindaco Santillo, non fugga come al solito dai problemi della nostra comunità, risponda pubblicamente se le famiglie ortesi saranno nuovamente costrette per la sua incapacità amministrativa a sorbirsi un altro anno di sacrifici per il probabile doppio turno nelle nostre scuole. Santillo, rispondi!”. Orta al Centro pone l’accento sulla cronica inefficienza del servizio di igiene urbana. “Segnaliamo l’ennesimo disservizio nella raccolta rifiuti per le strade della nostra città. Con un caldo torrido ed una puzza nauseabonda, i cittadini con i rifiuti fuori casa, si sono visti recapitare la tassa sui rifiuti, un vero paradosso. Attendiamo che l’Assessore al ramo, Pasquale Pellino, oltre ad interpretare il ruolo di spalla di Santillo, in una sorta di remake di Cochi e Renato, si metta subito al lavoro per ripristinare il servizio di raccolta rifiuti tra le strade di Orta di Atella. Evitando stavolta di dare la colpa agli extraterrestri”.

Invece di limitarsi ad annunci trionfali basati sul nulla, Orta al Centro invita Santillo a occuparsi seriamente dei problemi della città. “Segnaliamo infine che il manto stradale in via Ghandi, sembra un formaggio svizzero, appena realizzato già presenta “buchi”. Ma non si doveva prima cambiare la rete idrica? Chiediamo un intervento immediato dell’Assessore al ramo e dell’ufficio tecnico, nel controllare che i lavori vengano effettuati a regola d’arte. Invitiamo il Sindaco Santillo ed i suoi sodali ad evitare attività promozionali del nulla cosmico mentre la città continua a vivere gli stessi problemi dal suo insediamento. È abbastanza comprensibile lo stupore dei cittadini nel dover leggere la narrazione di trionfi amministrativi (attività ordinaria) per poi vivere quotidianamente in mille disagi sociali, scolastici e di viabilità. Santillo, rispondi!”.

Andrea Villano

L’attività politico-amministrativa di Orta al Centro sta mettendo spalle al muro la maggioranza. Villano e la sua squadra non fanno demagogia. Stanno conducendo una serie di battaglie sulle questioni che toccano la carne viva dei cittadini. Sarà un caso ma nei giorni scorsi sono giunti al comune diversi esposti per denunciare presunte irregolarità edilizie riguardanti l’abitazione di Mena Capasso, capogruppo consiliare di Orta di al Centro. Come sempre si tratta di esposti anonimi. Ma anche un infante conosce nome e cognome dell’autore. È sempre il solito. Una carta conosciutissima che utilizza metodi intimidatori e ricattatori sia sul piano politico che amministrativo perché è allergico al dissenso. Non ammette posizioni diverse dalle sue. Ed è pronto a colpire con ogni mezzo chi si oppone agli imbrogli e ai misfatti. Del resto chi nella sua vita ha sempre rubato sulla pelle della collettività pensa che anche tutti gli altri siano ladri. Per fortuna è lontana l’epoca delle tangenti milionarie e della devastazione del territorio. Ma farlo comprendere a chi fa politica esclusivamente per soldi è impossibile. Ed ecco riaffiorare i vecchi metodi, quelli del “terrorismo” nei confronti degli avversari, i quali vanno distrutti anche sul piano personale perché intralciano i loro piani criminali. Eduardo Indaco docet! La casa del dirigente di Svolta Civica è stata oggetto di una decina di blitz. Risultato? Tutto in regola. Ma purtroppo c’è ancora chi considera il comune come un bancomat, non sazio di immobili sparsi per il mondo e di mazzette nascoste nelle buste grandi dell’immondizia. C’è da dire, perché sarebbe sbagliato fare di tutta l’erba un fascio, che gente come Salvatore Del Prete “Magò”, dopo aver preso parte alla tavolata del sacco edilizio, ha invertito la rotta. Come lui tanti altri. Ed è un fatto molto positivo. Ma per i ladri nati e pasciuti non c’è speranza di redenzione. Sono geneticamente malviventi. E il dna non si può cambiare. Quello è e quello resta. Per sempre.

Il sistema Orta di Atella durante il boom edilizio

Da costoro è partito l’esposto contro Capasso, che abita in un palazzo in via Bachelet costruito da molti anni dagli imprenditori del sacco edilizio, legati a doppio filo alle amministrazioni locali dell’epoca. Sul posto si sono recati i tecnici comunali e i vigili urbani. La denuncia anonima, si fa per dire, è arrivata sulla scrivania di Vito Buonomo, responsabile del settore Urbanistico caldeggiato con forza da Angelo Brancaccio, ex sindaco e numero uno del gruppo Coraggio. Sull’accaduto il capogruppo di Orta al Centro non ha voluto rilasciare dichiarazione. Si è limitata a dire che “non si farà intimidire dai soliti metodi ricattatori”. Siamo in due. Anche noi andremo avanti con più di determinazione di prima. Se qualcuno pensa di “sanare” o “apparare” qualche grosso guaio urbanistico per arricchirsi ancora di più, per la serie “nun t’abbuff manc ‘e turren ‘e campusant”, si è fatto i conti senza l’oste. Non la passerà liscia. Gli conviene fare uno sforzo di memoria per ricordarsi dove ha nascosto le buste di rifiuti zeppe di soldi sporchi.

Mimmo Lettieri

Il neonato gruppo politico-consiliare di maggioranza Rinascita e Resilienza per Orta, ideato e coordinato da Mimmo Lettieri, e composto dal capogruppo Pasquale Lamberti e dai consiglieri Antonio Chianese e Francesco Lamberti, sarà un argine ai tentativi di trasformare il comune in un comitato d’affari. Non tutti sono uguali. Non tutti sono ladri fino alle viscere. I malfattori se ne facciano una ragione. Si mettano in disparte. Se ne stiano a casa. Per il loro bene e soprattutto per il bene di Orta di Atella. Solo così la città potrà finalmente voltare pagina.

Mario De Michele

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