Antonino Santillo e Pasquale Pellino

RinnoviAmo Orta fa sul serio. Del resto la lista promossa alle ultime comunali da Giuseppe Massaro, punto di riferimento del gruppo consiliare guidato da Tiziana Dirasco e composto anche da Raffaele Lampano, coordinato dal portavoce Salvatore Del Prete, si chiamava proprio Orta sul Serio. È scaduto il tempo per pagliacciate amministrative e giochetti sottobanco che farebbero ridere se non ci fosse da piangere. Ormai da mesi la città è totalmente allo sbando. E i problemi, inclusi quelli ordinari, si aggravano a conferma dell’incapacità gestionale del sindaco Antonino Santillo e del suo alleato privilegiato, in verità l’unico rimasto, ovvero Orta Prospettiva Futura, ex Coraggio, per capirci meglio. Il patto di ferro tra Santillo e suo cugino Gianfranco Piccirillo da un lato e i brancacciani dall’altro non solo non regge più ma non promette nulla di buono. È un accordo di potere per tirare a campare nella speranza di centrare interessi di bottega.

Primo fra tutti il “salvataggio” di due noti palazzi sequestrati nel maxi blitz antiabusivismo scattato nel 2009. Il famoso “Palazzo rosso” in via Ciardulli, intestato a una società svizzera e riconducibile ai principali artefici del sacco edilizio, e il parco “Polar”, complesso immobiliare di un centinaio di appartamenti in via Pantani, realizzato dall’imprenditore Antimo Pedata. Sul “Palazzo rosso” ci sarebbe da indagare per vederci chiaro: chi è il vero proprietario? Chi c’è dietro l’affare milionario? Chi vuole andare all’incasso?

Per quanto riguarda il parco “Polar” appare evidente l’interesse di qualcuno che in stile anni del cemento vorrebbe mettere le mani su un paio di appartamenti da intestare alla propria prole. Se il nuovo Puc consente il cambio di destinazione d’uso degli immobili per civile abitazione, la “sanatoria” non è possibile perché c’è l’insormontabile problema dell’immissione delle acque nelle fogne. Infatti l’area è sprovvista del sistema fognario. Quindi il sogno dei soliti noti è destinato è diventare una chimera. A meno che non si voglia violare la legge, appunto in stile anni del cemento.

Tonino Russo

Tra gli interessi di bottega figurano inoltre l’ampliamento del centro commerciale “Fabulae” e la realizzazione di un supermercato nell’area dismessa dell’ex Leanza, entrambi di proprietà degli imprenditori Damiano. Due interventi a cuore dell’assessore all’Urbanistica Tonino Russo, espressione di Orta Prospettiva Futuro e storico tecnico di fiducia dei Damiano. Sul tavolo delle priorità dell’asse tra il duo Santillo-Piccirillo e i vertici di ex Coraggio troviamo anche i Piani per gli insediamenti produttivi. Sulla scrivania del funzionario competente Vito Buonomo, come tutti sanno sponsorizzato dai brancacciani, sono approdati già cinque progetti, curati da un noto tecnico-politico. Anche in questo caso in ballo ci sono soldi a palate. Ovviamente ne beneficerebbero i componenti del cerchio magico.

Giuseppe Massaro

Ma RinnoviAmo Orta non ci sta. Serve un cambiamento radicale. Per il duo Massaro-Del Prete è giunta l’ora di smetterla di anteporre gli interessi personali a quelli generali, perché la città paga lo scotto di un immobilismo amministrativo senza precedenti. “Assieme al gruppo – sottolinea il presidente dell’assise – stiamo ragionando ad un’alternativa all’attuale squadra di governo. Il fallimento politico-amministrativo è sotto gli occhi di tutti. È assurdo parlare di grandi progetti quando Santillo non riesce nemmeno a garantire l’ordinario. I cittadini ci chiedono risposte ai problemi, mentre una parte della maggioranza continua a pianificare una serie di iniziative che non hanno nulla a che fare con l’interesse della collettività”.

Salvatore Del Prete

Sulla falsa riga dell’intervista rilasciata a Italia Notizie dall’architetto Salvatore Del Prete, portavoce di RinnoviAmo Orta (clicca qui), Massaro ribadisce la necessità di una svolta per consentire alla città di tornare sui binari della normalità. “A differenza di altri per noi non è una questione di poltrone o di potere. È evidente che l’amministrazione non è in grado di governare la città. Serve un cambio di rotta. Bisogna costruire una coalizione alternativa che apra una fase nuova, ponendo fine alla stagione dell’odio, degli esposti anonimi e dei metodi del passato. Siamo disponibili – osserva Massaro – a intavolare un confronto con tutte le forze sane del territorio, senza steccati e senza preconcetti, a partire dall’opposizione consiliare. Orta di Atella ha bisogno di proiettarsi nel futuro, non può continuare a vivere guardando indietro a causa di pseudo-politici che non vogliono mollare l’osso e che non si rendono conto che il loro tempo è finito”.

Tiziana Dirasco

Senza il supporto di RinnoviAmo Orta Santillo non ha più i numeri per andare avanti. Il ritorno alle urne sembra inevitabile, salvo un clamoroso dietrofront di Massaro e company o un salto della quaglia di qualche esponente dell’opposizione. I brancacciani hanno assicurato al sindaco che in caso di rottura con il gruppo consiliare capeggiato dalla Dirasco ci sarebbero due consiglieri già pronti ad andare in soccorso della maggioranza. Si andrebbe a pescare tra il gentil sesso. In tal caso sarà un gioco da ragazzi scoprire le “traditrici” cosa avranno ottenuto in cambio. Vale la pena ricordare agli storici esperti del settore che la compravendita di consiglieri è un reato.

Mario De Michele

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui