Proseguono in varie direzioni le indagini dei carabinieri e della Procura di Napoli Nord sulla morte della 90enne Teresa Castellone, il cui corpo senza vita, legato e imbavagliato, è stato trovato ieri dal genero nell’abitazione di Villaricca (Napoli) dove la donna risiedeva da sola. Accanto alla prima ipotesi della rapina finita in tragedia, gli inquirenti stanno valutando anche la pista del tentativo di truffa, poi degenerata in rapina, di cui l’anziana potrebbe essere rimasta vittima, con una o più persone che si sarebbero fatte aprire con qualche scusa la porta dalla donna e, una volta entrate, avrebbero provato a impossessarsi dei soldi liquidi che Castellone aveva in casa. Dopo essere stati scoperti – si ipotizza – i truffatori avrebbero legato con il nastro adesivo mani, gambe e bocca della donna per impedirle di chiedere aiuto, ma l’anziana avrebbe accusato un malore – che l’ha poi portata alla morte – costringendo i propri aggressori a fuggire. Alla fine i soldi non sono stati presi. I carabinieri della Compagnia di Giugliano in Campania guidati dal comandante Antonio De Lise li hanno infatti ritrovati proprio dove dovevano essere; inoltre alle varie porte e infissi della villetta non sono stati rinvenuti segni di effrazione e c’era solo una finestra sul retro aperta, usata dal genero della donna per entrare in casa quando ha capito che poteva essere successo qualcosa in quanto la suocera non rispondeva alle telefonate. La donna, dunque, potrebbe aver aperto ai truffatori che poi, dopo essere stati scoperti, si sono trasformati in rapinatori. Sul suo corpo non c’erano segni evidenti di violenza così sarà l’autopsia, che potrebbe tenersi tra oggi e domani, a stabilire la causa del decesso, se in particolare l’anziana possa essere stata stroncata da un infarto per la paura. I carabinieri, con il sostituto Giuseppe Borriello, hanno ascoltato vicini e parenti ma nessuno avrebbe visto persone entrare nell’abitazione della vittima intorno alle 12.30; anzi, l’ultima volta che la Castellone è stata vista era in mattinata, verso le 9.30. Un giallo che difficilmente sarà risolto con l’ausilio della tecnologia; nella zona di Corso Europa dove viveva la Castellone non ci sono infatti telecamere di videosorveglianza, ma i carabinieri stanno anche cercando comunque di verificare se qualche apparecchio posto all’esterno di negozi ubicati a non troppa distanza dall’abitazione possa aver ripreso i responsabili del fatto mentre si recavano presso la villa della 90enne o durante la fuga.

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