“Sono profondamente rammaricato per quello che è avvenuto ieri, è stata una reazione istintiva di cui mi sono subito pentito, ma credo che qualsiasi figlio di fronte ad un’aggressione subita dal proprio padre perderebbe la calma e interverrebbe per difenderlo”.
Con grande onestà intellettuale, Attilio Guida ammette di aver sbagliato, di aver perso il controllo in una situazione in cui però non era facile avere sangue freddo. Ieri sera l’assessore alla Pubblica Istruzione è venuto alle mani con il 78enne Vincenzo Barile, che stava litigando con suo padre Antonio, ex vicesindaco e presidente del Pd di Gricignano.
“Ieri sera, mi sono recato in piazza – spiega Attilio Guida – e da lontano ho visto che Barile si avvicinava a mio padre, che era di spalle, e inveiva contro di lui con parole molto offensive. A quel punto sono intervenuto e l’ho spinto per impedirgli che si avvicinasse a mio padre. È stato un gesto istintivo, ma comunque sbagliato. Avrei dovuto mantenere la calma – aggiunge dispiaciuto Guida – ma in quel momento non ho pensato ad altro che a difendere mio padre. Credo sia una reazione che avrebbe potuto avere chiunque. Ma in ogni caso il mio gesto è sicuramente da condannare. Io sono il primo ad essere dispiaciuto per quello che è avvenuto”.
L’assessore Guida è considerato da tutti un giovane corretto e perbene. In passato non si è mai reso protagonista di episodi del genere. E in città è molto apprezzato proprio per le sue qualità. E’ un ragazzo ben voluto da tutti, che peraltro sta svolgendo molto seriamente la sua attività di amministratore. “Il rammarico è ancora maggiore – aggiunge l’assessore – perché nutro un grande rispetto verso gli anziani. Non avrei mai voluto scontrarmi con una persona di quasi ottant’anni, ma sono intervenuto solo per difendere mio padre. È stato più forte di me, non potevo assistere inerme all’aggressione verbale che ha subito. Ma sia chiaro: non cerco attenuanti, in quanto anche nella mia veste istituzionale avrei dovuto essere più lucido”.
Attilio Guida è come sempre sincero e onesto. E fa il “mea culpa”. Ma ad onor del vero non ha tutti i torti. Suo padre, l’ex vicesindaco Antonio Guida, è stato aggredito con inaudita violenza verbale da Barile. Il 78enne, non nuovo all’utilizzo di un linguaggio provocatorio e irriguardoso, lo ha subissato di parolacce e gravi offese, per giunta senza validi motivi. A quel punto l’assessore Guida ha perso la testa ed è intervenuto con la forza. Uno scatto d’ira comprensibile, seppure deprecabile. Ma sembra che ci sia qualcuno, nell’area politica della minoranza, intenzionato a strumentalizzare questa vicenda.
Qualcuno vorrebbe che si dimettesse da assessore. Ma cosa c’entra l’aspetto politico con una vicenda, seppur grave, come questa? A nostro avviso, proprio niente. Crediamo che siano sufficienti le scuse. L’assessore Guida almeno ha avuto il coraggio di ammettere di aver sbagliato. E date le circostanze pensiamo che sia più che sufficiente.
Mario De Michele