E’ nel 2006, secondo la ricostruzione della magistratura, che i clan dei Casalesi danno vita a un cartello di imprese per operare il controllo dei lavori pubblici all’interno dell’Azienda Ospedaliera “Sant’Anna e San Sebastiano” di Caserta. Ma i clan cercavano coperture politiche. Dapprima, sempre secondo la ricostruzione dei magistrati, da quella parte dell’Udeur che faceva capo all’ex consigliere regionale Nicola Ferraro (arrestato nel 2008) e successivamente in una parte del Pdl, il cui capo indiscusso era allora l’ex sottosegretario Nicola Cosentino, tuttora detenuto e sotto inchiesta per presunti legami con il clan dei Casalesi. Per gli investigatori era stato creato ”un sistema collaudato e sostenuto, come si è detto, anche dalla politica, attraverso la nomina di dirigenti compiacenti e che garantiva, a sua volta, un pieno sostegno elettorale al partito che lo sosteneva”. Elementi che sarebbero emersi dalle intercettazioni. Insomma, secondo gli investigatori che hanno acquisito le dichiarazioni di diversi collaboratori di giustizia, sarebbe stato messo in piedi un vero e proprio sistema politico-mafioso-imprenditoriale operante nell’ospedale casertano.