Urla, spintoni, parole al veleno, accuse reciproche. Insomma, il caos. È successo di tutto e di più nel corso dell’assemblea provinciale del Pd di Caserta. La resa dei conti c’è stata. Ma per la spallata definitiva a Raffaele Vitale bisogna ancora attendere qualche giorno. Il facente finzione ha comunicato l’azzeramento della segreteria e ha sposato in toto la mozione presentata da Rosaria Capacchione contro l’inciucio sui nuovi vertici dell’Asi, approvata all’unanimità dai delegati che hanno affollato la sala del Novotel. Una nutrita partecipazione dovuta sicuramente al momento topico per la vita del partito ma anche al fatto che l’ultima e unica seduta si era tenuta addirittura un anno e mezzo fa. Vitale resta ancora in sella. Per ora. Ma ha perso il cavallo. E’ rimasto a piedi. Sempre più isolato. La guerra scoppiata in assemblea ha mandato in mille pezzi il quadro politico uscito dal congresso. Il (finto) re è nudo. Vitale è un segretario di minoranza. C’è poco da filosofeggiare. La vecchia maggioranza non esiste più. E il sindaco di Parete può contare solo sull’appoggio (strenuo, bisogna dirlo) dei gruppi Graziano-Stellato. Il grosso del partito lo ha ripudiato. “Come fai a non capire – gli ha detto in faccia Nicola Caputo – che l’assemblea non ti vuole, ti devi dimettere”. Altrettanto esplicito Dario Abbate. “Dovete mollare l’osso”, è sbottato rivolgendosi a Graziano che spingeva per eleggere la direzione nonostante la gran parte dei delegati in linea con i dissidenti avesse abbandonato per protesta la seduta su invito di Caputo. “Ve ne dovete andare”, ha aggiunto Abbate, mentre dal fondo della sala si levava il coro “a casa, a casa”. In precedenza si erano susseguite riunioni flash in qualche stanza chiusa. In un paio di occasioni anche nei corridoi. Crescevano i mugugni dei sindaci. E già si avvertivano i primi sussulti premonitori dell’imminente terremoto. In verità la prima imponente scossa è stata avvertita già all’inizio con l’arrivo della Capacchione. Quando ha visto in sala Biagio Lusini, sindaco di Teverola e appena eletto su indicazione del Pd nel Cda dell’Asi, alla senatrice è salito il sangue alla testa. “Se ne deve andare subito – ha detto a chiare lettere -, se resta in sala o nell’hotel io me ne vado”. Messaggio ricevuto forte e chiaro dal gruppo dirigente. E poco dopo di Lusini non si è più vista neanche l’ombra. Con un inizio così l’assemblea non poteva che finire come si è poi conclusa. In rissa. Qualche delegato stava passando dalle parole ai fatti. E per poco non si è arrivati alle mani. Le danze erano state aperte dalla relazione di Vitale. Un festival delle contraddizioni. “Sull’Asi abbiamo sbagliato” (pochi giorni prima aveva più volte rivendicato l’accordo). Poi l’annuncio: “Azzero la segreteria”. Per il resto solo fuffa sull’unità del partito, sul rinnovamento, ecc. Parole al vento.

Gran parte della platea invece voleva arrivare al dunque. “Ma è possibile che dopo essersi rimangiato tutto e aver abiurato un accordo da lui sempre avallato non gli passi per la mente di dimettersi?. La domanda aleggiava da un punto all’altro della sala. Dal canto loro i sindaci Emiddio Cimmino, Raimondo Cuccaro e Nicola Tamburrino trattenevano a stento la loro rabbia. Parlottando tra loro dicevano: “Ma come? Prima ci ha fatto siglare l’accordo, poi dice che abbiamo sbagliato, pensa di poter giocare così sulla nostra pelle!”. Dei supporter di Vitale sono intervenuti solo Peppe Stellato e Stefano Graziano. Pur ammettendo gli errori (“sia chiaro, di tutti”), entrambi hanno difeso l’operato del segretario e hanno cercato di limitare i danni. Ma anche loro sono divenuti i bersagli grossi dei rivoltosi e di alcuni delegati. Graziano è stato duramente attaccato da Mario Masi, ex sindaco di Carinaro. Stellato ha avuto un incontro ravvicinato con Caputo. E i decibel sono saliti alle stelle. Alle loro spalle è scoppiato un parapiglia da stadio di calcio con le due tifoserie che sono venute a contatto. Poi il triplice fischio del presidente Enzo Cappello. Partita finita. Squadre negli spogliatoi. E Pd casertano retrocesso in serie B.

Mario De Michele

 

IL VIDEO ESCLUSIVO DEL CAOS NELL’ASSEMBLEA PD CASERTA

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