NAPOLI – La Guardia di Finanza ha acquisito una serie di documenti presso la sede del Consiglio regionale della Campania al Centro Direzionale di Napoli. L’iniziativa è stata disposta nell’ambito di una inchiesta della Procura di Napoli che ha aperto un fascicolo per l’ipotesi di peculato.
L’indagine, a quanto si è appreso, è in una fase iniziale ed è volta ad accertare eventuali irregolarità nella gestione dei fondi destinati ai gruppi. Dai primi accertamenti emergerebbe che denaro dei gruppi sarebbe finito a singoli consiglieri. L’attività della procura è scaturita da intercettazioni telefoniche disposte nell’ambito di un’altra inchiesta su reati di pubblica amministrazione in cui è coinvolto un consigliere. La Finanza ha acquisito, in particolare, documenti del bilancio regionale in cui si fa riferimento alla ripartizione di fondi per i vari gruppi nonché la relazione della presidenza del Consiglio sulle modalità di rendicontazione.
L’inchiesta è condotta dal pm Giancarlo Novelli ed è coordinata dal procuratore aggiunto Francesco Greco. Gli inquirenti intendono esaminare le spese dei consiglieri che rientrano in tre voci di bilancio: indennità per le attività politiche, comunicazione e funzionamento dei gruppi. Da un primo esame del materiale acquisito emergerebbe che l’ammontare complessivo delle spese si aggirerebbe intorno ai sei milioni di euro l’anno. Dai primi accertamenti compiuti dal nucleo regionale di polizia tributaria emergerebbe inoltre che denaro destinato ai gruppi regionali era finito attraverso bonifici nella disponibilità di singoli consiglieri. Sono in corso accertamenti per verificare se e in che modo il denaro sia stato successivamente speso.
L’indagine che ha portato le Fiamme Gialle ad acquisire atti nella sede del Consiglio regionale della Campania è scaturita da intercettazioni telefoniche disposte nell’ambito di un’altra inchiesta su reati di pubblica amministrazione in cui è coinvolto un consigliere. Gli inquirenti intendono esaminare le spese dei consiglieri che rientrano in tre voci di bilancio: indennità per le attività politiche, comunicazione e funzionamento dei gruppi. Da un primo esame del materiale acquisito emergerebbe che l’ammontare complessivo delle spese si aggirerebbe intorno ai sei milioni di euro all’anno.