Il boss della camorra di Forcella Pasquale Sibillo è stato catturato dalla squadra mobile di Napoli. Sibillo era destinatario di una ordinanza di custodia in carcere emessa a giugno su richiesta dei pm della Dda Henry John Woodcock e Francesco De Falco e del procuratore aggiunto Filippo Beatrice. Pasquale Sibillo, erede dei Giuliano assieme alle famiglie Brunetti e Amirante, era latitante dal giugno scorso per omicidio e tentato omicidio e associazione mafiosa. Tra la fine di giugno e l’inizio di agosto scorsi si sono verificati a Napoli una serie di fatti di sangue, tra cui 3 omicidi, che, secondo le indagini chiamano in causa da un lato il clan Sibillo e i suoi alleati e, dall’altro, le famiglie Del prete e Baldassarre tradizionalmente legate al clan Mazzarella. I fatti risalgono al 2 luglio, quando venne ucciso il fratello del boss, Emanuele, proprio per dare un segnale a Pasquale. E fu lo stesso capo del clan a portare il fratello morente in ospedale, lasciando fuori il pronto soccorso. La risposta dei Sibillo, dicono gli investigatori, non tardò ad arrivare e il 31 luglio vennero uccisi Salvatore D’Alpino e Luigi Galletta e ferito Sabatino Cardarelli.
Camorra: catturato a Terni il boss di Forcella Pasquale Sibillo
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