MONDRAGONE – Agenti della Dia e del Noe dei carabinieri stanno eseguendo provvedimenti del gip di Napoli emessi su richiesta della Dda nei confronti del gruppo caseario Mandara, noto marchio nazionale e internazionale della commercializzazione della mozzarella Dop. Il titolare, Giuseppe Mandara, è stato arrestato insieme a dei collaboratori e il patrimonio, stimato in oltre 100 milioni di euro sequestrato. Le accuse sono associazione per delinquere di stampo camorristico e reati in tema di tutela della salute pubblica.

Oltre a Giuseppe Mandara è finito in carcere Vincenzo Musella accusato di associazione a delinquere di tipo mafioso, mentre adi domicilairi sono finiti Giovanni Divozzi e Luigia Letizia. Divozzi è il responsabile amministrativo della Ilc Mandara, mentre Letizia è la responsabile qualità dell’azienda. Eseguite, inoltre, nove misure interdittive che impediranno ad altrettanti soggetti di  esercitare la professione di chimico analista.

Il sequestro di beni eseguito dagli agenti della Dia e dai carabinieri del Noe di Napoli riguardano l’intero patrimonio aziendale del gruppo caseario “Mandara”. Secondo quanto rende noto la Dia, gli esponenti di vertice del gruppo imprenditoriale sarebbero legati al clan dei Casalesi.

Nel corso delle indagini la Dia ha accertato che Giuseppe Mandara, agli inizi degli anni ’80 era titolare di un caseificio in gravi difficolta’ economiche, la “Ilc”, e ri

cevette dai vertici del clan camorristico dei La Torre, 700 milioni di lire che gli consentirono di trasformare la sua azienda in uno dei più importanti caseifici della Campania. Nel 2003 la Ilc si trasformò in Spa cedendo il 49 per cento del pacchetto azionario alla “Alival”, azienda toscana specializzata in prodotti caseari, le cui quote sono state sequestrate oggi insieme a quelle (51 percento) facenti capo a Mandara.

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