A quattro anni dall’arresto e a pochi mesi dalla condanna a trent’anni di carcere per l’omicidio di Giuseppe Gagliardi, il boss del clan dei casalesi Nicola Panaro ha deciso di collaborare con la giustizia. Panaro era considerato il braccio di Nicola Schiavone, figlio di Sandokan, per cui potrebbe rivelare particolari importanti sugli affari e gli appoggi della cosca. Panaro fu arrestato nel 2010 in un appartamento di Lusciano. Un covo protetto da un complesso impianto di sorveglianza stanato dalla complessa attività d’indagine dei carabinieri di Caserta. Al momento dell’arresto era inserito nella lista dei 30 latitanti più pericolosi d’Italia.