Nelle prime ore della mattinata odierna, nell’ambito di una articolata indagine coordinata dai magistrati della Procura della Repubblica di Napoli -DDA, sviluppatasi su tutto il territorio nazionale ed in particolare nelle province di Caserta, Napoli, Frosinone, Modena, Reggio Emilia, Catania, è stata data esecuzione ad un’ordinanza adì custodia cautelare emessa dal Gip presso il Tribunale di Napoli, nei confronti di 57 persone. 56 sono state raggiunte da ordinanza di custodia cautelare in carcere e 1 agli arresti domiciliari.
Il gruppo è accusato di partecipazione e concorso esterno in associazione a delinquere di stampo camorristico, associazione per delinquere finalizzata all’esercizio abusivo dell’attività di gioco e scommesse, illecita concorrenza con violenza e minacce, truffa aggravata ai danni dello stato, frode informatica, riciclaggio e reimpiego, intestazione fittizia di beni, estorsione ed altri delitti aggravati da finalità mafiose. Nell’ambito della stessa operazione, inoltre, sono stati sequestrati beni mobili e immobili nella disponibilità dell’organizzazione o intestai a prestanome e società di riferimento del clan dei casalesi. Beni il cui valore è stato stimato in 450 milioni di euro.
L’operazione, denominata “rischiatutto”, è volta a contrastare uno dei business più redditizi per la camorra: la gestione e la distribuzione delle slot machine, quella delle sale bingo e delle scommesse sportive.
Nell’operazione sono state sequestrate: Il Center games Normanno srl di Aversa, il Bingo Boys di Teverola, la sala bingo del Parco San Paolo a Napoli, la sala bingo di Casoria e quella di Ferentino. L’attività odierna delle forze dell’ordine costituisce la seconda tranche dell’operazione Normandia, condotta contro il gruppo Schiavone che negli ultimi anni era stato guidato da Nicola Schiavone, figlio di Sandokan.