Sostanze altamente tossiche in terreni destinati alla coltivazione: la procura di Napoli ha fatto eseguire il sequestro di 13 pozzi per irrigazione e 15 fondi agricoli a Caivano, nel napoletano, per una superfice totale di 43 ettari. Analisi hanno mostrato che i campioni d’acqua prelevati avevano concentrazioni oltre i limiti di legge di manganese, solfati, arsenico, fluoruri e triclorometano, quest’ultimo oltre 100 volte il massimo consentito dalle norme.
In questi terreni si coltivano zucchine, broccoli, cavolfiori, finocchi, cicoria e verze, e una parete dei suoli era pronta per la semina degli spinaci.
I fondi e i pozzi sequestrati, spiega in una nota il procuratore aggiunto Nunzio Fragliaso, si trovano sulla stessa linea della falda acquifera di altri 6 sequestrati in località Sanganiello e Ponte delle Tavole rispettivamente il 5 luglio e il 18 luglio scorsi.