Per fortuna continua a migliorare il quadro clinico della bambina di sette anni rimasta ferita nel corso della tragedia di Cardito di domenica scorsa, in cui ha perso la vita il suo fratellino. La piccola resta ricoverata all’ospedale Santobono di Napoli, piantonata dalle forze dell’ordine e con il divieto di incontrare i parenti. «Il quadro clinico – spiega all’Ansa Vincenzo Tipo, primario del pronto soccorso – è in continuo miglioramento per le condizioni fisiche, ma la piccola resta qui anche per proseguire il percorso di sostegno psicologico a cura dello staff dell’ospedale». La bambina in ospedale sta incontrando il pm Paola Izzo della Procura di Napoli Nord, che si occupa delle indagini e l’ha già interrogata ieri per circa due ore, si apprende, alla presenza della psicologa che la segue, facendosi raccontare gli episodi che hanno portato alle percosse subite da lei e dal fratello.

I colloqui della piccola con il pubblico ministero proseguiranno anche nei prossimi giorni, con durate mai troppo lunghe per non acuire lo stress della bambina. Via via il quadro indiziario assumere contorni ancora più scioccanti. Secondo quanto starebbe emergendo la mamma non solo era presente quando Tony Sessoubti ha picchiato due dei suoi tre figli, ma non ha fatto niente neanche quando il bambino ha perso i sensi ed è iniziata la sua lenta agonia. La mamma del bambino ancora non ha un avvocato e quindi va considerata al momento, non indagata.

 

 

 

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