CASAL DI PRINCIPE – Quattro ergastoli per tre omicidi di camorra commessi in due distinti agguati nei primi anni Novanta. Le condanne sono state inflitte dai giudici della corte di Assise del tribunale di Santa Maria Capua Vetere,

presidente Maria Alaya, a latere Francesco Ciocia, nei confronti di Antonio Basco, Giuseppe Diana e Corrado De Luca per il duplice omicidio del 15 dicembre del 1992 di Vincenzo Maisto e Italo Venosa, mentre per l’uccisione di Luigi De Cicco, commesso nel luglio del 1992, è stato condannato sempre all’ergastolo Pasquale Spierto che avrebbe commesso l’omicidio assieme a Basco per ripianare gli equilibri tra i clan. Tre vite erano state spente nell’ambito della guerra tra due diverse fazioni del clan dei Casalesi: l’ala degli Schiavone e dei De Falco. La sentenza è stata emessa dopo 20 anni, grazie a un processo reso possibile dalla ricostruzione fatta da alcuni collaboratori di giustizia degli eventi. Sono stati assolti per il duplice omicidio Maurizio Di Puorto, Francesco Carannante e Raffaele e Salvatore Venosa. Il secondo fatto di sangue mise fine alla lotta intestina tra gruppi criminali che si contendevano il controllo del territorio del Casertano, in particolare di San Cipriano d’Aversa, e la richiesta di pizzo ai negozianti. Si tratta del periodo in cui erano ancora liberi boss come Francesco Bidognetti, Francesco Schiavone e Vincenzo De Falco, quest’ultimo a capo della fazione perdente.

 

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