CASAL DI PRINCIPE – Forze dell’ ordine e residenti si fronteggiano da questa mattina a Casal di Principe, dove è previsto l’abbattimento di un immobile abusivo. Non sono mancati forti momenti di tensione con le forze dell’ordine che hanno dovuto effettuare una carica di alleggerimento. L’ edificio, in via Borsellino, dovrebbe essere demolito dalle ruspe, ma le operazioni non sono ancora iniziate per l’ opposizione di alcune decine di residenti della zona. Una sassaiola è stata effettuata contro polizia e carabinieri, presenti in assetto antisommossa. Le forze dell’ ordine hanno transennato e chiuso al traffico via Borsellino.
Nell’ edificio da abbattere abita una famiglia composta da padre, madre e figlio. “Non è giusto che lo Stato abbatta un immobile di appena 80mq in cui risiede un operaio saltuario con moglie e figlia di due anni e una suocera gravemente malata di tumore mentre ci sono centinaia e centinaia di ville costruite su suolo demaniale nelle nostre zone da importanti imprenditori per le quali sono già state emanate le sentenze esecutive di abbattimento”. E’ quanto dichiara l’avvocato Francesco Martino del coordinamento per il riscatto, ovvero un comitato di associazioni di cittadini di Casale e dei comuni limitrofi. “Tra Casal di Principe, Casapesenna, e San Cipriano d’Aversa – continua l’avvocato Martino – sono censite almeno 3mila case abusive con oltre 1000 sentenze di abbattimento che già potrebbero essere eseguite. Lo Stato non può essere forte con i deboli”. Le forze dell’ordine in assetto antisommossa continuano a presidiare entrambi i varchi in via Marche, traversa di via Borsellino, chiuse con delle rete metalliche alte due metri, mentre rimane ferma ancora la ruspa per la demolizione. Sul posto anche i cittadini di Casal di Principe. “Non ci interessa la camorra, non ci interessa lo Stato, non ci interessa la Chiesa, siamo sempre soli” è quanto ha detto un cittadino attraverso un megafono per bloccare la demolizione.
