“Con l’ultimo bilancio la Provincia, nonostante le note difficoltà economiche, ha investito per il Drengot ed il Fermi di Aversa, oltre 7 milioni di euro. Per motivazioni al momento incomprensibili si sta esageratamente perdendo tempo creando grossi danni ai ragazzi e alle famiglie”. All’indomani della prima puntata dell’inchiesta di Campania Notizie sul liceo scientifico Enrico Fermi (clicca qui), Giorgio Magliocca interviene per rimarcare la posizione dell’Ente di cui è timoniere senza lesinare critiche alla maggioranza di centrosinistra che regge le sorti della città normanna. E se da un lato spinge il sindaco Alfonso Golia e company ad accelerare, dall’altro già preannuncia che il tempo sta per scadere. L’amministrazione comunale – avverte Magliocca – faccia presto, altrimenti sposteremo su altri istituti casertani, che comunque hanno bisogno di interventi, i relativi ed importanti fondi messi a disposizione di Aversa”.
Tra una spruzzatina di propaganda (7 milioni di euro per le scuole normanne) e un pizzico di strumentalizzazione politica Magliocca lancia un vero e proprio ultimatum a Golia e alla sua coalizione. O cogliete la palla al balzo, oppure bye bye finanziamento. Soldi che probabilmente saranno destinati agli istituti di Pignataro Maggiore, città capitanata dallo stesso presidente della Provincia. In quel caso l’amministrazione comunale aversana non solo sbaglierebbe una rete a porta vuota ma addirittura farebbe un clamoroso autogol consentendo a Magliocca di dirottare dove meglio crede i fondi accantonati per Aversa. Un capolavoro di masochismo degno di una maggioranza che finora si è dimostrata incapace di decidere, totalmente immobile e in perenne crisi di panico per il timore di fare danni. Il cagasottismo del sindaco Golia e il cazzeggio amministrativo di consiglieri inesperti ha paralizzato il Comune. A 7 mesi dal voto nessuno si è accorto che al posto del commissario prefettizio c’è gente eletta dal popolo. Il primo cittadino e la sua squadra sono completamente in balia dei burocrati. Spadroneggiano i dirigenti comunali. Sindaco e assessori chiedono loro anche quando possono recarsi alla toilette. Golia ha confuso il ruolo di capo dell’amministrazione con quello di notaio. Anzi di cancelliere, visto che è assoggettato al dirigente di turno che gli indica la strada. Per governare una città difficile come Aversa bisogna avere coraggio. Servono gli attributi.
Gli elettori hanno votato i candidati, non i dirigenti comunali. La subalternità della politica ai burocrati è ancora più inaccettabile nel momento in cui Golia ha nominato una giunta tecnica, quindi di esperti nei vari settori di competenza. I risultati? Dovremmo ricorrere ai numeri relativi per elencarli. Nel caso Fermi, già di per sé tragicomico, la situazione è diventata da teatro dell’assurdo anche per la lotta intestina nel Pd. Uno contro l’altro armati si sono schierati i seguaci di Stefano Graziano e quelli di Gennaro Oliviero. Pomo della discordia l’area che dovrebbe ospitare 21 aule nuove per consentire alla preside Adriana Mincione di accettare le 512 richieste di iscrizione al liceo scientifico pervenute per il 2020/2021. La zona si trova accanto all’istituto. Sarebbe l’ideale. È della ditta G.S.M. di Luciano e Maria Sagliocco & C. (fratelli e sorelle dell’ex compianto sindaco Giuseppe Sagliocco) e ricade su un’area artigianale e commerciale. Per poter stanziare i fondi provinciali (circa 55mila euro per il fitto di locazione) il Comune di Aversa deve approvare un cambio di destinazione d’uso da artigianale-commerciale a scolastico. E facciamolo. Macché.
Con la solita arroganza del radical chic da “Grande Bellezza” il segretario cittadino dem Francesco Gatto ha liquidato una questione seria con una boutade che non ha fatto ridere proprio nessuno: il canone di locazione sarebbe come un vitalizio per Luciano Sagliocco. Che è il padre del consigliere di minoranza Francesco Sagliocco. Caro Gatto senza stivali (quello “con” è intelligente) qual è la sua brillante soluzione alternativa per evitare che l’anno prossimo 212 ragazzi non possano iscriversi al Fermi? Non c’è. Ne sono convinti anche i democrat Paolo Santulli, Francesco Forleo ed Eugenia D’Angelo del team di Oliviero. I tre esponenti della maggioranza sono pronti a votare a favore della variante al Prg nel civico consesso chiesto dai consiglieri di opposizione al presidente dell’assise Carmine Palmiero (foto in basso).
Non ci risulta che la seduta sia stata convocata. Entro il 20 febbraio la dirigenza del Fermi dovrà vagliare le richieste di iscrizione. Senza le nuove aule solo 300 aspiranti studenti su 512 potranno frequentare l’istituto. Una carneficina che colpirà le famiglie aversane e quelle dell’agro. Non si sa quando si terrà il consiglio. L’altezzoso presidente Palmiero non batte un colpo. È in altre faccende affaccendato? Lo cercano anche quelli di “Chi l’ha visto?”. Però c’è chi giura che è puntualissimo quando deve riscuotere l’indennità di carica. Invece il sindaco Golia è corso in bagno per la paura. Ha dovuto attendere l’ok dei dirigenti comunali. Chissà se ha fatto in tempo…
Mario De Michele
(continua…)