Dopo la breve sosta davanti alla base US Navy, con l’intervento di Bentivogli, segretario generale FIM CISL, il corteo si riversa sull’asse di supporto Nola-Villa Literno, paralizzando uno dei più importanti assi viari extraurbani del territorio.

Sono 800 i lavoratori che rischiano il licenziamento, ai quali bisogna aggiungere i lavoratori dell’indotto. Ma al di là dei numeri, la chiusura dell’ultimo sito produttivo, dove è stata scritta la storia delle produzioni industriali della provincia di Caserta, sarebbe un dramma sociale per l’intera comunità. Proprio per questo monta la protesta e domani pomeriggio ci sarà una marcia che vedrà ben tre concentramenti a Carinaro, Teverola e Gricignano. Alla mobilitazione dovrebbero unirsi anche gli studenti delle scuole superiori.

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