PIEDIMONTE MATESE – Il problema più serio, tranne le ferite di tipo psicologico cicatrizzabili molto meno rapidamente, sul piano clinico–sanitario, è, a quanto pare, quello dell’occhio sinistro che presenta un forte gonfiore edematoso tanto da richiedere un’urgente visita oculista in programma per oggi presso l’ospedale di Caserta. Poi ecchimosi, escoriazioni, lividi in varie parti del corpo.

Questo il quadro drammatico che si è presentato ai medici che hanno visitato la vittima. Le condizioni fisiche della giovane, una russa da diversi anni in Italia, sono “compatibili” con la dinamica dell’aggressione e dello stupro, come riferita al personale medico ed agli ufficiali dei carabinieri di Piedimonte Matese, come si evince anche dalle risultanze cliniche registrate presso l’ospedale pedemontano.

Grazie al pronto intervento degli uomini della Benemerita, due uomini, entrambi residenti a Cerreto Sannita, sono stati arrestati e condotti nel carcere di S. Maria Capua Vetere con l’accusa di violenza sessuale e lesioni gravi. La giovane, narcotizzata con una bevanda, come riferito alle forze dell’ordine, è riuscita a svincolarsi dai due uomini che si erano addormentati nell’autovettura, ora sotto sequestro per i rilievi del caso, ed aver chiesto aiuto alle persone all’interno di un  bar-ristorante che si trova nello spiazzale antistante il complesso francescano di S. Maria Occorrevole, poco lontano dalla città, alle prime ore dell’alba.

Il tempo di segnalare la circostanza alla caserma e dell’arrivo dei carabinieri che, dopo i primi soccorsi insieme ai gestori, hanno fermato e proceduto all’arresto dei due presunti autori della violenza a danno della giovane russa residente nel centro storico matesino. Oltre ad una visita generale è stata anche sottoposta ad una visita specialistica ginecologica da cui sono emersi elementi per le indagini in corso da parte dell’arma dei carabinieri.

Sul piano giudiziario si è in attesa dell’adempimento relativo alla convalida o meno della misura cautelare a carico delle due persone di cui uno conosceva la giovane russa che è difesa dall’avvocato Pietro Ronga di Piedimonte Matese. La vicenda sta suscitando, vista la natura e gravità dell’episodio, non solo clamore ma anche grande indignazione tra la comunità matesina.

Michele Martuscelli

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui