Nell’inchiesta che ha portato oggi all’arresto dell’ex sottosegretario Nicola Cosentino è indagato anche l’ex prefetto di Caserta ed ex deputato del Pdl Maria Elena Stasi, accusata di concussione ed estorsione. Stasi, come sottolinea in una nota il procuratore aggiunto Giuseppe Borrelli, nel 2002, quando era viceprefetto a Napoli, avrebbe cercato di far rimuovere dall’ incarico un tecnico comunale considerato “scomodo”. Maria Elena Stasi avrebbe convocato in un ufficio della Prefettura di Caserta l’allora sindaco di Villa di Briano, Raffaele Zippo, e, alla presenza di Nicola Cosentino, gli avrebbe intimato di rimuovere dall’incarico di tecnico comunale un geometra “colpevole” di avere contribuito al rilascio di un’autorizzazione a costruire un impianto per la distribuzione di carburante all’imprenditore Luigi Gallo, rivale dei fratelli Cosentino.
Il geometra, secondo l’accusa, aveva inoltre resistito alle “incessanti pressioni” attuate dai Cosentino e da Luigi Letizia per revocare la concessione, “pena azioni ritorsive di Nicola Cosentino e della stessa Prefettura”. La concessione a Gallo fu comunque revocata nel 2002, due anni dopo il rilascio, con un’ordinanza del sindaco Zippo, spaventato, secondo l’accusa, dalle continue pressioni dei Cosentino. Nell’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal gip Isabella Iaselli, è contenuta la sintesi delle dichiarazioni spontanee rese ai carabinieri da Zippo. Quest’ultimo riferisce di essere stato ricevuto in Prefettura “da un vice prefetto donna poi divenuto prefetto”, che era in compagnia di Nicola Cosentino. “La donna – si legge nella misura cautelare – rimase in silenzio, ma parlò Cosentino, il quale gli disse: ‘Tu devi allontanare il tecnico comunale Nicola Magliulo, perché è indiziato di reati di concussione. Questo Magliulo mi sta dando fastidio. Se mi fai questo piacere ti sarò riconoscente, posso anche darti una mano politicamente, ti sto vicino, se ti serve qualcosa vieni qua”.