Tra le sei persone indagate nell’ambito dell’inchiesta sul Consorzio Unico di Bacino della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere – che oggi ha portato a un maxi sequestro di 118 milioni di euro – figurano i soggetti liquidatori nominati negli anni dai presidenti delle Province di Napoli e Caserta, e gli ex presidenti del Cub Enrico Fabozzi (che ha ricoperto solo per 3 mesi l’incarico) e Luigi Munno, sindaco di Macerata Campania. Il sequestro si inquadra uno dei filoni di cui si compone l’inchiesta dei pm Antonella Cantiello e Silvio Marco Guarriello sulla gestione del Cub, che nei mesi scorsi ha portato all’emissione di decine di avvisi di garanzia a carico anche di funzionari e dipendenti per numerosi altri reati relativi alle assunzioni e alle progressioni di carriera e alle spese fuori controllo. I circa 350 dipendenti dell’articolazione casertana del Cub – oggetto dell’indagine – cui si aggiungano altre centinaia di quella napoletana, vantano numerosi stipendi arretrati. Situazione kafkiana per il consigliere regionale ed ex sindaco di Villa Literno Fabozzi che, come già detto è stato presidente del Cub solo per pochi mesi, ma che si ritrova comunque al centro dell’inchiesta.












