POLLICA – Pollica non dimentica il suo sindaco pescatore e a due anni dall’omicidio, rimasto ancora senza colpevoli, e’ vivo il ricordo di Angelo Vassallo, diventato un simbolo per il rispetto dell’ambiente e l’amore per la legalita’. “Angelo – ricorda all’Adnkronos l’attuale sindaco del comune del Cilento, Stefano Pisani –
era una persona in grado di fare la differenza, ha ‘inventato’ il futuro di un territorio”. “Con lui ho lavorato per sei anni, condividendo un percorso comune per la nostra terra e ora – spiega Pisani – il mio impegno e’ fare in modo che Pollica continui ad essere un’eccellenza. E’ un lavoro continuo, raccogliamo critiche, suggerimenti per migliorare la nostra offerta”. Un’eredita importante quella lasciata alla comunita’ dal sindaco pescatore che per anni si e’ battuto per la valorizzazione del territorio. Angelo Vassallo “non ha operato solo una trasformazione fisica di un territorio ma – sottolinea il sindaco di Pollica – soprattutto culturale, che noi stiamo continuando: un lavoro in evoluzione, perche’ innescare un cambiamento e’ complesso ma farlo durare nel tempo lo e’ ancora di piu'”.
“Angelo era una persona, un sindaco che viveva tra la gente, ascoltava le esigenze, si interessava dei problemi dei suoi concittadini. Aveva saputo creare ricchezza con la legalita’, e ora piu’ che mai ce n’e’ bisogno”. Cosi’ Dario Vassallo ricorda all’Adnkronos il fratello Angelo, il ‘sindaco pescatore’ di Pollica nel salernitano, ucciso il 5 settembre 2010 in un agguato nella frazione di Acciaroli. “Sappiamo che si tratta di un caso difficile – spiega Dario Vassallo – e per questo abbiamo fiducia nelle indagini e nel lavoro degli inquirenti. La verita’, anche se puo’ essere ancora lontana, arrivera’”.
Angelo “aveva una vita normale e nessuno di noi poteva immaginare la sua fine”. Convinto ambientalista e noto come il ‘sindaco pescatore’, Angelo Vassallo aveva trasformato con il suo impegno Pollica, paese che sorge alle spalle del Monte Stella nel Cilento, in un borgo simbolo della sostenibilita’ ambientale e della legalita’. Un amore per la terra e per il mare che Vassallo aveva trasferito nel suo modo di amministrare: nel gennaio del 2010 firmo’ un’ordinanza che prevedeva una multa di mille euro per chi gettava a terra i mozziconi o la cenere di sigarette. Rigore e rispetto per la natura che permisero al paese del Parco del Cilento e Vallo di Diano di conquistare riconoscimenti quali le ‘bandiere blu’ e un buon rilancio turistico.
Il ‘sindaco pescatore’ era stato eletto alla guida del paese per ben quattro mandati: dal 1995 al 1999, dal 1999 al 2004 e dal 2005 al 2010. Nel 2010 si era ripresentato: unico candidato era stato rieletto il 30 marzo con il 100% dei voti. Nel corso della sua esperienza politica aveva ricoperto anche il ruolo di consigliere della Provincia di Salerno. Oltre alla carica di sindaco, aveva occupato anche quella di presidente della Comunita’ del parco, organo consultivo e propositivo dell’ente Parco nazionale del Cilento e Vallo di Diano ed era stato Presidente della Comunita’ Montana Alento Monte Stella.