Sta svelando altri retroscena Sergio Orsi, l’imprenditore, di fatto collaboratore di giustizia, ritenuto legato alla fazione Bidognetti del clan dei Casalesi, che insieme al fratello Michele gestiva la società di raccolta dei rifiuti Eco4. Nel processo a Nicola Cosentino, accusato di concorso esterno in associazione mafiosa, incardinato al Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, Orsi è ascoltato come imputato in procedimento connesso, essendo stato condannato in abbreviato nell’ambito dello stesso procedimento dell’ex sottosegretario del Pdl. Il pm è tornato sui rapporti con Nicola Ferraro: “Da noi venne Guida e da Valente andarono Guida, Alfiero ed un suo omonimo, Giuseppe Valente. Era tra il 2002 e il 2003. Valente mi chiamò e mi disse che gli avevano detto (Guida, Alfiero e Valente ndr) che altri per conto dei Casalesi erano andati a parlare con un grosso politico di Caserta e con uno di Sessa Aurunca per togliere gli Orsi dal servizio rifiuti. Valente pensava che quel politico di Caserta fosse Cosentino. Allora Andai da Coronella, e lì c’era Cosentino. Coronella mi disse che io e Nicola Ferraro dovevamo trovare un accordo. La stessa richiesta me la fece Guida prima di mandarci via da Castel Volturno.” In merito all’incontro con Coronella, Orsi ha sostenuto che la proposta di accordo con Ferraro avrebbe significato per loro l’estromissione dall’affare: “Se l’Enterprise aveva il 20%, l’altra quota dovevamo darla a Ferraro. Alla richiesta fatta da Coronella, – ha aggiunto Orsi, – Cosentino restò in silenzio. Mio fratello Michele dopo parlò con Giovanni. Gli disse: la camorra pressa, i comuni non ci pagano, Sessa Aurunca che doveva darci un affidamento aveva bandito una gara, io voglio vendere le quote al Ce4″. Rispondendo al pm Alessandro Milita l’imprenditore ha dichiarato che di altri incontri da lui avuti con Nicola Cosentino. “Era il periodo del ricorso in cassazione. Ero in ristrettezza economica. Gia’ avevo estinto il mio conto in Svizzera. Mi recai dall’onorevole Sarro, lui la problematica mia la sapeva. Chiesi consiglio su un cassazionista bravo. Disse di presentarmi un amico personale di Coppi. Sapevo che Cosentino andava a correre alla Reggia. Lo incontrai e gli spiegai del ricorso che volevo fare, che ero andato da Carlo Sarro e che i soldi non li avevo. Gli spiegai del ricorso sulla truffa che riguardava pure l’Enterprise. Gli chiesi di recarsi dall’avvocato Sarro per risolvere il pagamento dell’onorario all’avvocato Coppi. Io chiedevo solo di risolvere il problema del pagamento al professionista. Passò del tempo e non ebbi risposta. Andai di nuovo da Sarro, – ha proseguito Orsi – e gli dissi di aver parlato con Nicola e che speravo che lui avesse risolto il problema. Incontrai poi a Sessa Aurunca Luigi Caterino. Ci demmo appuntamento al chiosco dell’ex carcere di Santa Maria. Gli raccontai dell’episodio e mi disse che sarebbe andato lui da Giovanni Cosentino per risolvere il problema. Passò un mese ed incrociai al cimitero proprio Giovanni. Gli raccontai tutti i passaggi e del colloquio con Caterino. Ci vedemmo con Giovanni la settimana successiva sempre al cimitero. Mi portò solo una parte di soldi. Spiegai che a me non doveva dare niente e gli chiesi di mandare Caterino da Sarro. La prima volta mi diede 5 mila euro. Poi in tutto 15 mila. La Cassazione annullò con rinvio alla Corte d’Appello. So che non vincemmo.”
LEGGI L’ARTICOLO SU NICOLA COSENTINO E CERTIFICATO ANTIMAFIA NELL’APPALTO RIFIUTI DI MONDRAGONE
LEGGI L’ARTICOLO SUI 50 MILIONI DATI A NICOLA COSENTINO
LEGGI L’ARTICOLO SUI 10MILA EURO VERSATI DA SERGIO ORSI A NICOLA COSENTINO