Non c’è peggior sconfitta di un primato inutile. Irridente. Nella circoscrizione sud delle elezioni europee la vetta della classifica raggiunta dal Movimento 5 Stelle ha il sapore di una beffa. Di uno sberleffo. I pentastellati sono il primo partito ma crollano anche nel Meridione rispetto alle politiche del marzo 2018. Fanno peggio anche delle precedenti europee 2014. Tutta colpa di Luigi Di Maio? In gran parte sì. Il suo poltronismo ha modificato geneticamente i 5 Stelle. In peggio. E gli elettori hanno affossato la “creatura” di Beppe Grillo. Giusto così. Ora tolga il disturbo. Il 29,16% delle preferenze raccolto dai pentastellati si tramuta in 6 seggi. Uno in più, udite udite, di Lega (23,46%) e due in più del Pd (17,85%). Insomma, anche al sud il dato politico è che Salvini straccia Di Maio.
In casa Pd c’è da registrare lo strepitoso quanto inatteso risultato dell’uscente Pina Picierno. Che mette in carniere oltre 77mila preferenze e incassa una meritata rielezione. Un risultato in stile Juve. L’eurodeputata casertana è la donna dem che ha raccolto più consensi nella storia del Pd campano. In passato Campania Notizie, chi scrive in particolare, è stata spesso molto critica nei confronti della Picierno. Oggi non abbiamo difficoltà ad ammettere di aver sbagliato. Non sempre. Ma spesso. L’abbiamo sottovalutata. Sia politicamente che elettoralmente. Facciamo ammenda. Solo gli imbecilli non cambiano idea. E noi abbiamo la presunzione di non poter essere annoverati nella categoria con la mamma sempre incinta. Stavolta Picierno ha volato da sola senza paracadute. E non è caduta rovinosamente. Anzi ha svettato. Onore al merito. Chapeau.
Bocciato senza appello invece Nicola Caputo, altro casertano uscenteNel Pd eletti quattro campani su quattro: il capolista Franco Roberti, l’ischitano Giosi Ferrandino e il napoletano Andrea Cozzolino. L’altro casertano che è sul volo verso Bruxelles è Valentino Grant della Lega con 35.833 voti. Bravo anche lui. Anche se a noi i legisti non piacciono affatto, per non dire altro. Un volto noto che ha rischiato di restare a casa è il partenopeo Fulvio Martusciello. È il primo dei non eletti di una Forza Italia, sempre meno forte. Ma il capolista è il Berlusca. Quindi può stare tranquillo. Anche Fratelli d’Italia guadagna un seggio. E pure in questo caso dovrebbe andare al ripescato Raffaele Fitto, secondo alle spalle della Meloni. Conclusione. Anche nel Mezzogiorno Salvini batte Di Maio 6-0, 6-0. I numeri in politica non sono un fattore algebrico. Vanno interpretati. E il voto alle europee è solare come un bambino paffutello che sorride.
Mario De Michele
I RISULTATI DELLA CIRCOSCRIZIONE SUD (ancora non ufficiali per via dei resti)
Nel Meridionale si registra il primato dei pentastellati, che hanno ottenuto il 29,16% delle preferenze. Seguono Lega (23,46%), PD (17,85%), Forza Italia (12,28%) e Fratelli d’Italia (7,56%).
– Sei seggi vanno al M5S e spettano a Chiara Maria Gemma (84.807 voti), Laura Ferrara (77.063), Piernicola Pedicini (56.832), Rosa D’Amato (38.276), Isabella Adinolfi (36.633 voti) e Mario Furore (31.9mila voti).
– Cinque seggi alla Lega: che andrebbero a Matteo Salvini (349.945 voti), Massimo Casanova (64727 voti), Caroppo Andrea (50.348 voti), Lucia Vuolo (41.140 voti) e Valentino Grant (35833 voti). Salvini rinunciando al seggio invierebbe a Bruxelles il quinto candidato più votato cioè, Vincenzo Sofo (31.905 voti).
– Quattro seggi al PD che vanno a Franco Roberti (146.298 voti), Giuseppe Ferrandino (82.142 voti), Andrea Cozzolino (80.123 voti) e Giuseppina Picierno (77.935 voti).
– Tre seggi a Forza Italia che saranno assegnati a Berlusconi (184.915 voti), Aldo Patriciello (81.845 voti), Fulvio Martusciello (46.525 voti). Il seggio di Berlusconi in caso di rinuncia andrà al quarto candidato più votato e cioé Lorenzo Cesa (41.588 voti).
– Un seggio a Fratelli d’Italia che spetta a Giorgia Meloni (127.196 voti) e in caso di rinuncia verrà assegnato al secondo candidato più votato cioè Raffaele Fitto (87.027 voti).