L’omicidio di Raffaele Abete ucciso la scorsa notte mentre stava uscendo dal bar Zeus in via Roma verso Scampia e’ l’ultima puntata dell’infinita faida tra i clan a Scampia. Raffaele Abete non era un boss ma era il fratello del capo scissionista Arcangelo, da tempo in carcere.

L’omicidio di Raffaele Abete sembrerebbe la risposta alla spietata esecuzione di un altro fratello di un boss, Gaetano marino, fratello di Gennaro massacrato a colpi di pistola sul lungomare di Terracina 18 giorni fa. I Marino sembrerebbero vicino alla cosca dei cosiddetti ‘girati’ o ‘Vannella-Grassi’, quest’ultimo il nome di una strada dove e’ nato e si e’ rafforzato il clan uscito dalla cosca degli scissionisti per mettersi in proprio. Ma, gli omicidi in questa faida interminabile potevano essere di piu’ se gli agenti del commissariato di Scampia nelle scorse settimane non fossero arrivati in tempo per sventare l’omicidio di Gennaro Esposito. Gli efficaci poliziotti riuscirono anche ad arrestare i due sicari.

Che Scampia e Secondigliano siano una polveriera e’ dimostato anche dal sequestro di due kalashnikov avvenuto ieri sempre ad opera del commissariato di Scampia. La nuova faida di camorra a Scampia e’ nata dalla frantumazione di un unico clan, quello degli scissionisti uscito vincitore dalla faida avvenuta a cavallo tra il 2004 e il 2005, con la storica cosca di Scampia e Secondigliano capeggiata da Paolo Di Lauro detto ‘Ciruzzo o milionario’. Dal clan degli scissionisti si sono formati almeno tre gruppi: Amato-Pagano, fondatore della cosca ribelle che ‘governa’ le piazze di spaccio a Melito e Mugnano, entrambi comuni a nord di Napoli. La guerra oggi, almeno per il momento riguarda due triadi Abete-Abbinante-Notturno, contrapposti ai Mennetta-Magnetti-Petriccione. La seconda triade e’ detta dei ‘girati’, una sorta di scissionisti degli scissionisti.

Ma sono anche detti ‘Vannella-Grassi’ dal nome di un vicoletto adiacente a via Dante, una parallela di corso Secondigliano. E’ qui che Mennetta-Magnetti e Petriccione hanno dato vita al loro clan, sono cresciuti e si sono rafforzati fino a scendere in guerra per conquistare le piazze di spaccio piu’ importanti di Scampia e Secondigliano. La loro roccaforte e’ all’interno della cosiddetta ‘vela celeste’ dove il 28 agosto scorso e’ stato ucciso Gennaro Ricci e dove due giorni fa gli agenti del commissariato di Scampia hanno trovato due kalashnikov pronti per essere utilizzati probebilmente per commenttere una strage.

 

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui