Falso e truffa aggravata; questi alcuni dei reati contestati a 5 persone raggiunte da un’ordinanza di custodia cautelare (3 in carcere e 2 ai domiciliari) emessa dal gip di Napoli su richiesta della Procura partenopea. Tra i destinatari dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere c’è anche Salvatore Sannino, ex sindaco di Casavatore fino allo scorso dicembre, quando le dimissioni di 9 consiglieri comunali portarono allo scioglimento del Consiglio e alla nomina di un commissario prefettizio. Oltre al sindaco la misura cautelare ha riguardato Alì Rashed Mohmoud Rashid Al Omleh, giordano di 49 anni, gestore di fatto del centro Fisiodomus (attualmente denominato Fisiocenter Neapolis); Giovanni De Vita, 44 anni, anche lui gestore del centro e ritenuto dagli inquirenti il “deus ex machina” della truffa; Andrea De Vita, 39 anni e Raffaele Iovine, 46 anni, amministratore unico della Fisiodomus.. Il gip ha disposto anche il sequestro preventivo della società Fisiodomus srl, attualmente denominata Fisiocenter Neapolis, centro di riabilitazione e di fisioterapia operante a Casavatore. Le indagini hanno permesso di svelare l’esistenza di un sistema diretto a commettere reati di falso e truffa aggravata al fine di creare le condizioni per mantenere in vita il centro di riabilitazione Fisiodomus, la cui attività era cessata fin dal settembre del 2010, affinché lo stesso potesse riottenere l’accreditamento con il Servizio sanitario nazionale. Inoltre, è emersa dalle indagini anche una truffa al Servizio sanitario integrativo per le competenze dei parlamentari che consisteva in certificazioni e fatture riferite a prestazioni sanitarie fisioterapiche in tutto inesistenti, concernenti in modo specifico prestazioni di assistenza sanitaria a favore di due parlamentari, in realtà mai eseguite. Ad alcuni degli indagati sono contestati inoltre episodi di appropriazione indebita aggravata, mediante la distrazione dalle casse del centro di riabilitazione delle somme accreditate dalla Regione Campania sul conto corrente che finivano su conti correnti personali, e reati contro la pubblica amministrazione, in particolare di corruzione, consistenti nell’erogazione di denaro e utilità a pubblici ufficiali, in questo caso l’allora sindaco di Casavatore, per il rilascio delle autorizzazioni al fine di ottenere nuovamente l’accreditamento in precedenza revocato, e di creare le condizioni per l’aggiudicazione di un bando di gara relativo ai lavori di ristrutturazione e alla successiva gestione di un centro sportivo di Casavatore. Nell’indagine risultano indagati il deputato Marco Pugliese e il senatore Antonio Milo. I due avrebbero beneficiato di fatture e certificazioni false del centro Fisiodoum per prestazioni mai effettuate.

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