Piove sul bagnato per i cittadini che abitano in località San Pietro ad Orta di Atella. Per rendere la loro vita impossibile non bastava la tragedia di aver acquistato case, prima legittime in base a permessi di costruire rilasciati dal Comune, poi divenute abusive per la revoca in autotutela di tutte le licenze. Non erano già sufficienti i guai di risiedere in una zona sprovvista di uno straccio di standard urbanistico: zero parcheggi, nessun’area verde, di parchi giochi attrezzati neanche a parlarne. Nulla di nulla. Solo palazzoni e villini realizzati in un’area artigianale, cioè destinata a opifici, sorti in mezzo al deserto. A peggiorare la vivibilità di quella che è conosciuta come zona Laghetto ci hanno pensato gli imprenditori a cui è venuta la brillante idea di allestire in un’area totalmente degradata un mercatino dell’usato. La società che sta dietro all’iniziativa è la Gml Service, società che a Frattaminore ha creato in passato non pochi problemi. Sul cartello di ingresso della struttura (nella foto), chiamiamola così, si legge: bar, toilette, ampio parcheggio e addetti alla sorveglianza. Aperto martedì, giovedì, sabato, domenica dalle 5 del mattino alle 15.00. Si trova in via Astragata dove insisteva il pub Opera.
Come a volte capita non è tutto oro quello che luccica. Partiamo dall’aspetto urbanistico. Come può sorgere una struttura del genere nella zona Laghetto? Chi ha concesso, se c’è, l’autorizzazione? Per onestà intellettuale su questo punto non ne sappiamo molto. Non siamo riusciti a procurarci la necessaria documentazione per essere più precisi. A quanto pare, del resto non potrebbe essere diversamente, il mercatino della Gml Service ha aperto i battenti dopo la presentazione di una Dia (denuncia inizio attività) presentata al Comune. La Dia è accoglibile? Lo accerteranno i funzionari dell’ente. Ipotizziamo che avvalendosi del silenzio-assenso i titolari della ditta abbiano avviato l’attività. Da qui nascono spontanei una serie di interrogativi. La struttura è realizzata a norma di legge? I rifiuti come vengono smaltiti? I servizi sanitari rispettano le regole? E potremmo continuare per un bel po’. I terreni sono di proprietà del gruppo Aprovitola, imprenditori di Giugliano notissimi ad Orta di Atella per aver costruito un consistente numero di immobili. I fratelli Aprovitola sono stati coinvolti anche nella mega-inchiesta sull’abusivismo edilizio. Per ora ne sono usciti incolumi.
Sembrerebbe che per valorizzare al massimo (altra speculazione?) il terreno incriminato sia stato presentato negli anni 2011-2012 un Pua (Piano urbanistico attuativo) partorito da tecnici orbitanti nella cerchia del geometra Luigi Ziello, ex sindaco, uno dei padri del sacco della città, ritenuto dai pentiti referente dei Casalesi. Tra i suoi meriti c’è anche quello di essere il padre di Espedito Ziello, componente di opposizione (accomodante) del consiglio comunale recentemente sciolto per camorra. Anche su questo sapremo essere più precisi nella prossima occasione. Tornando al mercatino dell’usato quello che balza agli occhi, lasciando basiti, è che negli orari di apertura la strada-svincolo dell’Asse Mediano è praticamente invasa da auto lasciate in sosta dappertutto, sia sul lato destro che sinistro. Una situazione che soprattutto il sabato rende di fatto quasi impossibile ai residenti dei parchi Oliteama, Karol e Polar di accedere alle proprie abitazioni (guarda le foto). E i vigili urbani? Desaparecidos. Eppure questo scempio è iniziato da una ventina di giorni.
Le altre ombre che coprono di dubbi il mercatino dell’usato si estendono alla compravendita e alla provenienza dei prodotti. I proventi come vengono certificati? E la merce da dove viene? Una delle scorse mattine ci siamo recati all’alba sul posto. Abbiamo notato che qualche cliente che chiedeva un oggetto restava in attesa per diversi minuti e poi gli veniva consegnato. Strano. L’usato quello è e quello resta. E qualora ci fosse un deposito, che non abbiamo intravisto, basterebbe pochi secondi per accontentare le richieste dei clienti, non molti minuti.
Come mai? E come mai i cittadini di località San Pietro si stanno lamentando per l’impennata di furti nelle proprie abitazioni? Coincidenza? Psicosi collettiva o la zona Laghetto deve essere ribattezzata zona Ladretto?
Mario De Michele