E menomale che doveva essere l’occasione per valorizzare il municipio di Atella di Napoli, storico edificio al confine tra Sant’Arpino e Succivo, nell’Aversano, sconosciuto anche alla stragrande maggioranza delle persone del posto. Ma l’iniziativa, in partenza lodevole, promossa dall’istituto comprensivo “De Amicis” di Succivo e dal liceo classico “Cirillo” di Aversa nell’ambito delle Giornate Fai del 25 e 26 marzo, è stata infangata dall’idea di qualche docente forse nostalgico di mettere in scena una rappresentazione storica con presunto taglio ironico interpretata da studenti con tanto di divisa balilla. L’apice della vergogna si tocca quando nel cortile dell’antico palazzo i ragazzi nei panni di piccoli fascisti si mettono in posa per una foto ricordo (in alto a sinistra) sfoggiando il saluto romano col sorriso sulle labbra e in un clima goliardico. Il fattaccio è accaduto ieri durante la visita all’allora municipio di Atella di Napoli, sorto in seguito alla unificazione dei comuni di Succivo, Orta di Atella e Sant’Arpino, stabilita dal regime fascista nel 1928. I tre comuni riacquisirono nel 1946 la loro autonomia, un anno prima erano tornati a far parte della provincia di Caserta. In questo contesto storico qualche insegnante ha avuto la brillante intuizione di allestire con protagonisti gli studenti una rivisitazione degli anni bui della dittatura di Benito Mussolini. Forse per qualche operatore scolastico era meglio quando si stava peggio? In tal caso sarebbe meglio se cambiassero mestiere. Per il bene dei ragazzi.
Mario De Michele