Aule non opportunatamente divise acusticamente e lezioni che si svolgono nel caos totale. Questa la situazione ancora oggi alla scuola dell’Infanzia di Parete. I bambini sono “temporaneamente” (da mesi) “sistemati” (appoggiati) nell’ex convento delle Suore nere. Avevano assicurato dalla maggioranza del sindaco Gino Pellegrino che il problema sarebbe stato risolto nelle feste natalizie. Lo aveva asserito il consigliere Falco in risposta all’interrogazione presentata sul caso dal gruppo d’opposizione Parete prima di tutto-Pd lo scorso 12 dicembre in consiglio comunale. “Nelle vacanze di Natale saranno montati i primi pannelli per verificare che siano adatti ad evitare problemi di acustica”. Si evince dal verbale del civico consesso. Le foto però mostrano tutt’altro. Ci sono i saloni divisi da separè in più aule. I pannelli non arrivano al soffitto. È ancora questo lo stato dei luoghi. Viene da chiedersi che si intende per “saranno montati i primi pannelli”?
E quanto ci vuole per concludere le verifiche sull’acustica? Sulla problematica è intervenuto il capogruppo del Pd Giuseppe D’Alterio. “Sono 9 classi, ma solo 2 hanno i pannelli fonoassorbenti sistemati fino al soffitto. Il disagio persiste ancora. Inoltre i bambini fanno lezione non solo nel caos ma in una situazione di totale iniquità. Alcuni sono stati fortunati e si trovano nelle classi sistemate acusticamente. Altri invece (la maggior parte) devono ancora subire rumori e confusione. Ennesima promessa non mantenuta da parte dell’amministrazione”. D’Alterio poi aggiunge. “Quando portò al massimo possibile il suo stipendio il sindaco Pellegrino per giustificarsi disse che l’avrebbe adoperato proprio per situazioni di emergenza o di pubblica utilità. Come ad esempio per comprare l’occorrente per le scuole: suppellettili, banchetti o ciò di cui ci sarebbe stato bisogno. Invece anche questa era un’altra promessa al vento. Ha intascato questi soldi solo per utilità privata e non per il bene della comunità”. Intanto volge al termine anche il mese di gennaio e la problematica alla scuola dell’Infanzia sembra lontana dall’essere risolta.
Valentina Piermalese