CASERTA – Il coordinatore provinciale del Pdl di Caserta, Pasquale Giuliano, esprime “piena condivisione con le articolate e stringenti argomentazioni svolte dal sen Nitto Palma, coordinatore regionale del Pdl della Campania, che, nella sua lettera pubblicata stamani sul Corriere del mezzogiorno, ha espresso accorate preoccupazioni sulla confusione dei ruoli tra Magistratura e Politica ed il suo allarme sull’esistenza e la persistenza di un ingiustificato ed ingiustificabile pregiudizio nei confronti del Pdl, del suo leader Silvio Berlusconi, per il quale i pm di Napoli si sono spinti a chiedere il giudizio immediato senza averlo neppure ascoltato e, in particolare, della classe politica dirigente campana”.
“Molte delle affermazioni contenute in alcuni recenti provvedimenti giudiziari destano in effetti non poche perplessità, se non un vero e proprio sconcertante disorientamento, per la loro valenza squisitamente politica, che, oltretutto, spesso dimostrano una scarsa conoscenza del sistema elettorale, delle articolazioni politiche e partitiche e delle relative sedi decisionali. In alcuni casi, addirittura, tali affermazioni si spingono fino a, direttamente o indirettamente, sollecitare una mancata ricandidatura alla elezioni politiche o “una rottura o un ripudio” nei confronti di un esponente del Pdl”, aggiunge Giuliano. “L’esaltante successo del Pdl alle recenti elezioni politiche, che hanno visto, ancora una volta, un consenso omogeneamente distribuito in tutta la regione campana e, ancora una volta, la provincia di Caserta prima in Italia, dimostra, al di là di qualsiasi affermazione, di qualsiasi teorema o pregiudizio, che l’elettorato, ancora una volta, ha premiato un programma, un partito e la classe politica tutta che lo rappresenta. In un Paese che vede esponenti della Magistratura dismettere precipitosamente la toga per lanciarsi nella lotta politica, per poi con totale indifferenza ritornare ad indossarla, o invocare la ‘vendetta’ della ragion di Stato, invece che la loro debolezza professionale, quando franano alcuni loro traballanti processi fatti nascere sul poco o sul nulla, c’é la urgente necessità di una serena ma urgente riflessione, soprattutto ad opera di quella stragrande parte dell’ordine giudiziario che da sempre adempie quotidianamente con equilibrio, serenità, professionalità e rigorosa equidistanza il suo delicato Ministero”, conclude Giuliano.