VILLA LITERNO – Enrico Fabozzi si aggiudica un importante round nella battaglia giudiziaria che lo vede sotto processo per presunti reati di camorra ai tempi in cui era sindaco di Villa Literno. Il Tribunale del Riesame di Napoli, infatti, ha annullato le ordinanze di custodia, emesse dal Gip di Napoli il 3 e il 29 novembre del 2011, per mancanza di esigenze cautelari.
Definitivamente scongiurata, quindi, l’ipotesi di un possibile ritorno in carcere dell’ex primo cittadino liternese, che continuerà ad affrontare da uomo libero il procedimento a suo carico in corso presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere. Dopo l’annullamento della Cassazione, per mancanza di gravi indizi di colpevolezza, di entrambe le ordinanze del Gip di Napoli, il Riesame già ravvisò la carenza di esigenze cautelari e scarcerò Fabozzi il 23 ottobre del 2012, dopo oltre un anno di detenzione. Ma il pm Antonello Ardituro presentò ricorso in Cassazione per chiedere che il consigliere regionale tornasse in cella. Il ricorso fu accolto dalla Suprema Corte, che rinviò la decisione di nuovo al Riesame di Napoli.
E oggi è arrivata la decisione che ha accolto le tesi difensive esposte dagli avvocati Mario Griffo e Umberto Del Basso De Caro, legali di Fabozzi. L’ottava sezione penale, collegio F, composto dai giudici Vincenzo Lomonte (presidente), Luciano Di Transo e Alessandra Maddalena, ha sancito che non sussistono esigenze cautelari. Nel corso dell’udienza, che si è tenuta lo scorso 16 ottobre davanti ai giudici del Riesame di Napoli, l’avvocato Griffo ha prodotto due elaborate memorie difensive ed ha sollevato, tra l’altro, questione di legittimità costituzionale del comma 3 dell’articolo 275 rispetto alla fattispecie di concorso esterno in associazione camorristica. Ora l’ex sindaco di Villa Literno continuerà a difendersi davanti al giudice della prova da cittadino libero.