La visita di papa Bergoglio al pastore evangelico Giovanni Traettino, in programma domani 28 luglio a Caserta, ha messo in fibrillazione il mondo evangelico pentecostale e non solo, in tanti si stanno ponendo domande sul significato di questo gesto.
Dietro questa visita, nata su rapporti di amicizia sul campo argentino tra i due interlocutori, c’è sicuramente molto di più di un caffè al bar o due chiacchiere tra amici. Il pastore Traettino è da oltre due decenni inserito in un cammino ecumenico con il mondo cattolico.
Il Pastore Elpidio Pezzella, del Movimento Chiese Nuova Pentecoste e membro del Comitato Permanente Lavori della Fcp, (Federazione Chiese Pentecostali) spiega come mai alcune chiese, così come la Nuova Pentecoste, abbiano declinato l’invito a partecipare all’incontro.
“Iniziamo subito col dire – precisa il Pastore Pezzella – che i cristiani evangelici non riconoscono nel papa una guida spirituale né tantomeno gli riconoscono una funzione di pontefice. Ma ovviamente non possiamo fare a meno di individuarlo quale maggiore esponente e guida del mondo cattolico.
Proprio per questo anche sul fronte pentecostale, il Bergoglio “acting” ha suscitato le simpatie di molti, vuoi per il suo modo di parlare molto “evangelico”, vuoi per il suo non condannare nessuno e abbracciare tutti, che ha dato l’idea di un cambiamento. La posizione dei pentecostali però (la quasi totalità degli evangelici in Italia) in generale resta di distanza dal cattolicesimo, seppur senza avversione. Come raggiungerli allora? Solo attraverso la porta dell’ecumenismo”.
Per la gente questo incontro dunque ha un sapore di coinvolgimento, affratellamento, quasi come il ricongiungimento di due mondi. Negli ultimi giorni però la visita che doveva essere privata si è invece allargata ad una vera e propria visita pastorale, visti gli inviti a stretto giro di telefonate che da Caserta hanno raggiunto gran parte dei maggiori esponenti delle chiese pentecostali d’Italia, lasciando più di qualcuno perplesso sul da farsi: “esserci o non esserci” è sembrato essere il dilemma di questi giorni.
“Eppure – spiega meglio il Pastore Pezzella – questo papa che, in un primo momento aveva dichiarato battaglia alle “sette” evangeliche che hanno conquistato interi paesi del Sud America, è stato ora chiamato a “rinnovare” il trono pietrino e a fare i conti con una crisi mondiale di numero di fedeli e vocazioni, di scandali mondiali, e quindi di influenza, decidendo così di cambiare strategia, provando a far tornare i conti e iniziando una serie di possibili alleanze.
Va detto però che non manca l’imbarazzo dei cattolici stessi abbastanza perplessi dalla decisone del papa di recarsi a Caserta da un pastore evangelico.
Il pastore Traettino in questo momento sta scalando posizioni all’interno dei circoli ecumenici. Questo è per lui il riconoscimento di un cammino e sarà un tornaconto a livello di partecipazione nelle chiese del suo Movimento. Non saranno pochi i cattolici che dalla prossima settimana si sentiranno forse autorizzati o incuriositi a visitare le Chiese della Riconciliazione”.