I cinquestelle annunciano un incontro con i magistrati titolari dell’inchiesta sulle presunte tangenti pagate dalla Cooperativa Cpl Concordia, che ha portato in carcere il sindaco di Ischia Giuseppe Ferrandino, e il Pd insorge: “scandaloso”, “no ad ingerenze della politica”. Vedranno gli “aggiunti”, chiarisce il procuratore di Napoli Giovanni Colangelo, e in ogni caso tutto avverrà “nel più rigoroso rispetto delle norme di legge”. Ad annunciare la visita a Napoli di una delegazione del M5s per incontrare il pubblico ministero Henry John Woodcock è il vicepresidente della Camera, Luigi di Maio. “Ci saranno novità” afferma su Facebook ricordando che già eri una delegazione del movimento ha incontrato il Procuratore nazionale antimafia Franco Roberti con l’obiettivo di chiedere un’indagine coordinata a livello nazionale sulle cooperative legate ai partiti. “Per fermare l’ennesima tangentopoli italiana – scrive Di Maio – bisogna mettere le mani nelle cooperative”. Parole che hanno fatto scattare la reazione del Pd. “Leggiamo increduli le dichiarazioni di Di Maio – sottolinea il capogruppo del partito in commissione Giustizia della Camera Walter Verini – Ci aspettiamo una smentita, innanzitutto da parte della Procura di Napoli e dello stesso magistrato”. Verini definisce poi “profondamente sbagliata e pericolosa ogni ingerenza della politica e dei partiti su inchieste in corso che, anche per la loro credibilità, debbono essere rigorosamente tutelate da ogni pressione indebita, da ogni intervento improprio”. Perché “la piena indipendenza della magistratura è la principale garanzia, sempre, per contrastare il crimine e la piaga della corruzione”. Sulla stessa linea il collega di partito Danilo Di Leva. “L’idea che un parlamentare voglia incontrare un magistrato per parlare di un’importante indagine in corso è scandalosa – dice – un insulto alla più elementare grammatica istituzionale”. “Il Pd non si preoccupi – controreplica Di Maio – Il M5s ha ben chiara la divisione dei poteri dello Stato e non ha mai avuto intenzione di interferire con la magistratura, anche perché questo sarebbe in ogni caso impossibile, visto lo spessore e la professionalità della magistratura italiana”. Sulla vicenda interviene anche il procuratore di Napoli Giovanni Colangelo. “Appreso il motivo dell’incontro – afferma – al fine di assicurare il migliore coordinamento delle indagini dell’ufficio, la delegazione del M5S sarà ricevuta dai procuratori aggiunti Alfonso D’Avino, coordinatore della sezione reati contro la pubblica amministrazione, e Luigi Frunzio, coordinatore dell’ufficio notizie di reati”. “Saranno poi i procuratori aggiunti – continua Colangelo – in relazione alle richieste che saranno fatte, a valutare gli atti successivi. E’ ovvio che tutto, anche l’eventuale acquisizione di materiale di interesse probatorio, avverrà nel più rigoroso rispetto delle norme di legge e dell’organizzazione interna dell’ufficio”.

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