Tra i cospicui introiti criminali dei clan c’è il cosiddetto pizzo di Natale, Pasqua e Ferragosto. In occasione delle tre festività gli emissari delle cosche taglieggiano commercianti e imprenditori. Un racket festoso per i camorristi. Un cappio al collo per le vittime della malavita organizzata. Spulciando tra i provvedimenti adottati dal Comune di Succivo abbiamo scoperto che nella città atellana gli affiliati incassano soldi anche a Carnevale, che quest’anno ricorre il 25 febbraio. A festeggiare a suon di soldi pubblici è sempre lui: Michele Aletta, picchiatore (lo sanno anche i sassi di Matera) del clan Mundo-Lucariello. Da quando suo cognato Salvatore Papa è diventato vicesindaco, il corpulento Michele ha messo l’Alettone. Prima, “tomo tomo, cacchio cacchio”, si è schiaffato come lavoratore socialmente utile sull’isola ecologica (a proposito, come mai non riapre?). Poi si è visto aumentare le ore di integrazione salariale da 48 a 68 e in qualche mese anche a 72. Scialiamo, tanto sono soldi dei cittadini. Ora riceve un altro gradito cadeau dall’amministrazione comunale guidata da quel brav’uomo di Gianni Colella. Non vorremmo stare nei panni del sindaco facente finzione. Odiamo i vestiti a strisce.

Stavolta il dono per Aletta è stato carinamente confezionato in occasione del referendum costituzionale in programma il prossimo 29 marzo. Il cognato prediletto del vicesindaco Papa, pardon sindaco “vero”, è stato inserito nell’elenco dei dipendenti che compongono l’ufficio elettorale. Purtroppo per i cittadini di Succivo non è un brutto scherzo di Carnevale. È davvero un regalo di Carnevale. Sul link in basso potete leggere con i vostri occhi la determina n. 69 dello scorso 5 febbraio, adottata da Nicola Martiniello, responsabile del settore amministrativo-contabile, con allegato l’elenco dei beneficiari delle ore di straordinario. Ma un lsu può godere dello straordinario elettorale? Assolutamente no! Spetta solo ai dipendenti comunali. E non lo diciamo noi per cattiveria.

Lo scrive lo stesso funzionario Martiniello nel “suo” provvedimento. “Visto l’art. 15 del Decreto Legge 18/01/1993 n. 8 – si legge nella determina – ove è previsto “In occasione della organizzazione tecnica di consultazioni elettorali il personale dei Comuni, addetto a servizi elettorali, può essere autorizzato dalla rispettiva amministrazione, anche in deroga alle vigenti disposizioni, ad effettuare lavoro straordinario entro il limite medio di spesa di 40 ore mensili”. Con la definizione “il personale dei Comuni” si intende i dipendenti comunali, cioè chi fa parte stabilmente della pianta organica.

Non essendo assunti, gli lsu non possono usufruire di ore di straordinario ma soltanto di un’integrazione rispetto alle 20 ore settimanali pagate dall’Inps. Del resto sempre il responsabile del settore amministrativo-contabile scrive che “per assicurare la regolare e puntuale esecuzione di tutti gli adempimenti relativi alle consultazioni è necessario che di detto ufficio elettorale vengano chiamati a far parte quale supporto anche dipendenti non assegnati stabilmente al settore demografico-tributi”. In pratica la legge consente di utilizzare anche i dipendenti, pagando le ore di straordinario, che non fanno parte dell’ufficio preposto. Giammai i lavoratori socialmente utili, che non sono dipendenti comunali, altrimenti non si porrebbe in nessuna parte d’Italia il problema della loro stabilizzazione.

Eppure il cognato del sindaco facente funzioni Salvatore Papa ha ottenuto ugualmente 30 ore di straordinario. Sarà per la sua prestanza fisica? Oppure i clan, oltre al pizzo di Natale, Pasqua e Ferragosto, hanno iniziato a chiedere anche quello di Carnevale?

Mario De Michele

(continua…)

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DI COSTITUZIONE UFFICIO ELETTORALE

L’ELENCO CON IL “PRESCELTO” MICHELE ALETTA

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