Ci sono anche un ex sindaco, un ex direttore generale e un ex responsabile dell’ufficio tecnico del Comune di Lusciano (Caserta) tra i destinatari delle misure cautelari in carcere emesse dal gip di Napoli su richiesta della DDA partenopea, nell’ambito di un’inchiesta sull’affidamento di appalti del Comune di Lusciano (Caserta) a ditte legate alla fazione Bidognetti del clan dei Casalesi. La richiesta della misura cautelare in carcere nei confronti del parlamentare Luigi Cesaro risale al 2011 ed è stata ora accolta dal gip che ha disposto l’arresto in carcere anche per due suoi fratelli, Aniello e Raffaele Cesaro, di 59 e 57 anni, e per l’ex consigliere regionale dell’Udeur Nicola Ferraro, 53 anni. Le misure cautelari in carcere riguardano anche Nicola Santoro, 42 anni, responsabile dello staff del sindaco di Lusciano (dal 18 dicembre del 2000 al 13 gennaio del 2003 e direttore generale del Comune di Lusciano dal 27 settembre del 2004 al 27 giugno del 2005); Isidoro Verolla, 57 anni (consigliere comunale sino al 15 giungo 2004 poi sindaco di Lusciano fino al 5 novembre 2007); Angelo Oliviero, 58 anni (responsabile dell’Ufficio Tecnico del Comune di Lusciano dal 13 novembre 2003 al 31 dicembre 2006); Bernardo Cirillo, 47 anni (cugino del boss Francesco Bidognetti e all’epoca dei fatti consigliere d’elezione nel settore delle opere edili). La custodia cautelare è stata disposta anche per Francesco Bidognetti, boss dell’omonima fazione del clan dei Casalesi, attualmente detenuto in regime di carcere duro nella casa circondariale di Cuneo. Per altre sette indagati il gip ha rigettato le richieste del pubblico ministero di arresto per carenza di attuali esigenze cautelari.