La Cassazione ha annullato l’ordinanza cautelare nei confronti di Angelo Brancaccio, tuttora ai domiciliari a Formia, accusato di corruzione con l’aggravante dell’articolo 7 nell’ambito dell’inchiesta sulla “Gmc”. I giudici della Suprema Corte hanno accolto in toto le tesi difensive dell’avvocato Mario Griffo che è riuscito, a sorpresa, a ribaltare la sentenza del Tribunale del Riesame di Napoli che aveva confermato gli arresti ai danni dell’ex sindaco di Orta di Atella. Dal dispositivo emesso dalla Suprema Corte emerge che l’aggravante dell’articolo 7 non è supportata da elementi oggettivi e riscontrati. Il giudici della Cassazione hanno annullato l’ordinanza con rinvio al Riesame, che si dovrà di nuovo pronunciare sulla misura cautelare e soprattutto dovrà motivare prove alla mano la sussistenza dell’ipotesi di reato di corruzione aggravata dall’articolo 7. Ma l’avvocato Griffo adesso affronterà la battaglia legale con il Riesame forte della sentenza della Cassazione. Quindi rispetto a qualche giorno fa la strada sembra più in discesa. Brancaccio fu arrestato nel dicembre 2014 assieme ad Andrea Lettieri, ex sindaco di Gricignano, e Sergio Orsi, imprenditore dei rifiuti, nell’inchiesta sulla costituzione della “Gmc” nei Comuni di Gricignano, Orta di Atella e San Cipriano d’Aversa.
Mario De Michele