Per un soffio Andrea Villano non è stato eletto sindaco di Orta di Atella al primo turno. Gli servivano una novantina di voti per scongiurare il ballottaggio del 24 giugno con Vincenzo Gaudino, distanziato di quasi 30 punti percentuale, eppure felicissimo e sorridente (si vede che vive da 15 ad Aversa). Il candidato sindaco della coalizione composta da Scegli Orta, Campania Libera, Noi Ortesi e Coraggio ha presentato ricorso alla commissione preposta al riconteggio delle schede. Villano contesta la mancata assegnazione di circa 330 preferenze. Se ha ragione o torto si saprà a breve. Ad oggi si torna al voto tra meno di due settimane. E dalle urne è uscito un risultato chiarissimo. Il raggruppamento di Gaudino non è stato per nulla considerato in grado di rappresentare la discontinuità e la legalità. Del resto, come ha rilevato Campania Notizie, bastava dare una scorsa veloce alle sue liste per comprendere (lo hanno capito anche i bambini) che alcuni dei suoi sponsor politici e dei suoi candidati di tutto potrebbero parlare fuorché di discontinuità e legalità. Molti di loro hanno banchettato con il “criminale seriale” Angelo Brancaccio. Lo sanno in tanti. E a chi non lo sapeva lo abbiamo detto noi. Sul versante opposto il team di Villano stravince. Sommando i voti delle quattro liste a suo sostegno si supera il 50%. Ma il vero vincitore politico delle elezioni comunali è lo schieramento di sinistra messo in campo da Enzo Tosti. Lui (16,63%) e i suoi (14,65%) sono la vera speranza che Orta di Atella sta cambiando. E soprattutto può cambiare. Anzi deve farlo.
Il pessimo risultato dei 5 Stelle segnala l’incapacità del Movimento di intercettare il voto di protesta e la voglia di rinnovamento di una parte dei cittadini. Il candidato sindaco pentastellato si è fermato a un deludentissimo 11,19%. La sua lista non è andata oltre il 10,77 per cento. Si va al ballottaggio, dunque. Numeri alla mano è solare che in caso di vittoria di Gaudino si tornerebbe alle urne tra 6 mesi, massimo un anno. Ben 10 su 13 consiglieri sicuramente eletti sono espressione della coalizione di Villano. Gaudino sarebbe un sindaco di minoranza. Insomma, votarlo è inutile se si vuole dare un governo alla città. Per quanto riguarda i candidati al consiglio spicca lo straordinario successo del baldo giovane Nando D’Ambrosio (519 preferenze), il più votato in assoluto, e di Espedito Ziello “Cuor di leone”. Si spera che non “scappi” dal consiglio dopo pochi mesi come nella sua prima esperienza lampo. Veniamo alle liste. Al di sotto delle aspettative quella Scegli Orta e Noi Ortesi. Bene Campania Libera. Disastroso il risultato di Coraggio.
Passiamo alla composizione del nuovo consiglio comunale. Seppur non ancora proclamati in maniera ufficiale, in base all’esito del voto e alla legge elettorale, faranno sicuramente parte del civico consesso i seguenti candidati: Raffaele Elveri, Pasquale Lamberti, Antonio Arena, Katia Sorvillo, Rocco Russo, Nando D’Ambrosio, Salvatore Del Prete, Giuseppe Massaro, Vincenzo Moccia, Anna Castelli, Luca Mozzillo, Espedito Ziello, Vincenzo Tosti, Vincenzo Russo. Restano due seggi da assegnare in base al risultato del secondo turno. In caso di vittoria di Villano entrerebbe in assise anche Teresa Russo (maggioranza) e Gaudino (minoranza). Se invece al ballottaggio dovesse prevalere quest’ultimo, verrebbe eletto Michele De Micco del Pd.
Di seguito le percentuali e i voti dei candidati sindaco e di tutte le liste. Il totale dei votanti è stato di 12.596, pari al 63,32%, voti nulli 378, bianche 47. Andrea Villano ha incassato il 49,26% con 5.996 preferenze. Mentre le liste hanno raccolto il 50,54% con un totale di 5.984 voti. L’altro candidato al ballottaggio, Vincenzo Gaudino, ha racimolato il 22,92% con 2.789 preferenze. Le sue liste hanno ottenuto in totale 2.853 voti pari al 24,06%. Tosti è l’aspirante sindaco che ha fatto di più la differenza intercettando 2.024 voti (16,63%), rispetto alle liste a suo sostegno che hanno ottenuto il 14,65% con 1.735 preferenze. Infine Vincenzo Russo ha beneficiato dell’11,19% con 1.362, mentre i 5 Stelle hanno ottenuto 1.276 preferenze (10,77%). Solo Tosti e Russo hanno incassato più voti delle rispettive liste che li appoggiavano. Alla luce della distanza siderale tra gli schieramenti che non sono andati al ballottaggio e quelli che sostengono Villano e Gaudino non sembrano ipotizzabili neanche lontanamente apparentamenti. Ma, ripetiamo, il dato pratico-politico più rilevante è che in caso di vittoria di Gaudino l’amministrazione comunale di Orta di Atella sarà guidata da un sindaco minoritario. Quindi con le valigie in mano. E con il commissario prefettizio alle porte. Insomma, come si usa dire nel gergo politico, il voto a Gaudino sarebbe “inutile”. E sarebbe un voto contro Villano, più che per la governabilità. Al netto di tutto la parola torna al popolo. Amen.
Mario De Michele