NAPOLI – “Bisogna modificare il testo”: da Twitter il Presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro, lancia un appello ai parlamentari del Sud a cambiare il decreto sul pagamento dei debiti alla Pubblica amministrazione, per il bene del Mezzogiorno, delle sue imprese e dei suoi lavoratori. Per Caldoro, bisogna “difendere le buone finalità del provvedimento ma con i parlamentari del Sud bisogna modificare il testo per il bene delle nostre imprese e dei lavoratori”.

“Dà all’Ente ricco e non al più virtuoso”, aggiunge. L’attuale testo – sottolinea Caldoro, “condanna il povero e aumenta il divario tra Sud e Nord. Non va”, è la sua conclusione. Già ieri, Caldoro aveva espresso i propri dubbi sul testo del decreto, e oggi, dopo la lettura del documento, li ha confermati. Per lui sono “positive le finalità del provvedimento, ma non basta. Nel momento in cui si chiede a tutti gli enti locali di pagare i debiti verso le imprese – ha sottolineato – bisogna poterlo fare in maniera equa”. Il testo, così com’é, invece, “agisce sulla liquidità degli Enti locali” e così “crea una disparità nel Paese tra Nord e Sud”. Chi ha le casse vuote “deve indebitarsi, con un aumento degli interessi. In questo modo le amministrazioni del Sud che fanno una politica virtuosa – secondo l’analisi di Caldoro – vengono a essere penalizzate”. Ad esemplificare il suo ragionamento Caldoro fa l’esempio di Torino e Napoli. Il capoluogo piemontese “non è più virtuoso di quello campano, ma gode di entrate maggiori che consentono di equilibrare i debiti che si sono accumulati”. A Napoli le entrate sono inferiori perché “il sistema è più povero”. “Per questo – è la sua conclusione – che non si può accentuare un divario già esistente penalizzando chi persegue politiche virtuose”.

 

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