Un milione e 200mila euro ottenuti dalla Regione Campania per un nuovo palazzetto dello sport. Peccato che molto probabilmente resterà inutilizzato per le squadre d’eccellenza. Succede a Parete. Ma facciamo un passo indietro. La tendostruttura che stanno utilizzando per il momento alcune squadre ha gravi problemi strutturali. Praticamente fa acqua da tutte le parti. E non è un modo di dire. Durante l’ultima partita di basket dell’Under 14 gli arbitri hanno dovuto mandare tutti a casa perché per le infiltrazioni della pioggia non c’erano le condizioni per poter proseguire. La squadra paretana era pure in vantaggio. Una bruttissima figura che correrà il rischio di ripetersi durante la stagione invernale. Ma non finisce qui. Lo sport paretano probabilmente non troverà tregua nonostante l’annuncio dell’arrivo di 1 milione e 200 mila euro di fondi regionali per realizzare un nuovo palazzetto dello sport. Questo finirà per essere un buco nell’acqua. Questa volta in senso metaforico ma verosimile. È stato presentato un progetto della nuova struttura che dovrà ospitare le attività agonistiche della città per ottenere il milioncino e passa. L’amministrazione Pellegrino ha incaricato dei tecnici esterni e di fiducia soprattutto. Tra questi spicca in prima linea l’ingegnere Maria Rotonda Diana, candidata non eletta proprio nella fazione Pellegrino non premiata dai cittadini. Ma promossa in Comune. Campionessa di incarichi (ha fatto parte anche della Commissione sismica).

L’ingegnere sarebbe uscita dalla porta, ma rientrata dalla finestra grazie ai vari lavori ottenuti. Ma tralasciando l’affezione verso Diana, ciò che interessa di più è il progetto. Non si sarebbe tenuto conto del contesto sportivo cittadino e delle squadre che vi giocano. Fiore all’occhiello dello sport paretano è la Futsal Parete, squadra di calcio a 5 che gioca in serie B. I pazienti e fortissimi calciatori della squadra sono costretti a giocare le partite di campionato in casa fuori casa (perdonate il gioco di parole), cioè ad Aversa già da tempo. Gli inguaribili sognatori avrebbero potuto pensare che la realizzazione di questo palazzetto in cui verrà investito più di un milione di euro poteva essere l’occasione per far tornare la squadra all’ovile e ridare lustro alla città. Ma molto probabilmente non sarà così. Il campo che è stato progettato infatti non ha le dimensioni conformi, gli spalti e i servizi necessari per rispettare le regole nazionali prescritte dalla Federazione Italiana Giuoco Calcio e la Lega Nazionale Dilettanti – Divisione Calcio a 5. Da regolamento la superficie di gioco dovrebbe essere da un minimo di 32 metri a un massimo di 42 metri di lunghezza e per la larghezza da 16 a 22 metri. Invece dal progetto si evincono misure ben inferiori non regolamentari per ospitare le partite di categoria B. Inoltre anche la distanza tra il campo, gli spalti e le mura non è sufficiente secondo le regole vigenti per le partite di serie B e A nazionali. E ancora. Il campo è stato probabilmente pensato per essere regolamentare per il basket. E invece no. La squadra di basket paretana che attualmente gioca in C Silver sta ottenendo degli ottimi risultati in campionato. Bene, vi starete dicendo. Eh no, devono stare attenti. Se mantengono il successo ottenuto, dovranno trasferirsi altrove.

Infatti anche in questo caso il campo non è regolamentare secondo le regole dettate per le categorie da C in su. È necessario per tali categorie il parquet per la pavimentazione, ovviamente non previsto nel progetto. Insomma ma chi ci dovrà giocare in questo palazzetto? Praticamente le squadre paretane devono sperare di retrocedere o di non essere mai promosse per poter militare nella loro città in un campo degno di questo nome. Dovranno giocare per perdere invece che per vincere. Pazzesco. Delle due l’una: o il successo sportivo o giocare comodamente a casa propria. Intanto è stata fatta la gara d’appalto per aggiudicare i lavori ad una ditta che realizzerà l’agognato palazzetto.

Valentina Piermalese

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