Sostegno a De Luca. Scontato. Nuova segreteria snella (5-6 membri) e “istituzionale”. A sorpresa. È il succo del vertice del Pd campano tra i consiglieri regionali, i parlamentari e i deputati europei. A capo tavola il segretario regionale Assunta Tartaglione che ha chiamato a raccolta i massimi rappresentanti dem dopo l’inchiesta che ha coinvolto, tra gli altri, il governatore e il suo braccio destro Nello Mastursi, con il conseguente azzeramento della segreteria regionale del partito. Come preannunciato ieri, alla riunione non hanno preso parte gli esponenti di Rifare l’Italia Valeria Valente, Andrea Cozzolino, Antonio Marciano, Valentina Paris, Michele Grimaldi, Enzo Ruggiero e Rosaria Capacchione. Tutti presenti i componenti delle altre aree tra cui il presidente del partito e consigliere regionale Stefano Graziano, il capogruppo Pd nel parlamentino campano Mario Casillo e i consiglieri regionali Gennaro Oliviero, Lello Topo e Gianluca Daniele, i parlamentari Leonardo Impegno, Giovanna Palma, Nicola Caputo, Annamaria Carloni, Michela Rostan e Marco Di Lello. Tutti d’accordo nel dare pieno sostegno a De Luca “completamente estraneo – hanno detto in coro – alla vicenda giudiziaria”. Allo stesso tempo non sono mancate critiche per la catastrofica gestione del “caso” dal punto di vista della comunicazione. Guai però ad archiviare la vicenda come “caso mediatico”. Da qui la necessità di voltare pagina nella gestione politica del Pd campano. E soprattutto cambiare il rapporto tra De Luca e il partito. Delineare contorni netti per distinguere il piano istituzionale (governo della Regione) da quello politico (ruolo e linea del partito). Non si è detto in modo così esplicito ma la sostanza è questa. In altre parole il presidente della Regione non sarà più il padre padrone del Pd in Campania, o quanto meno ci saranno rapporti più “bilanciati” tra Palazzo Santa Lucia e vertici regionali dem. E’ quello che ha chiesto Renzi alla Tartaglione: cambiare rotta e rilanciare il partito troppo appiattito e di fatto nelle mani di De Luca. Ed è quello che hanno recepito tutti i rappresentanti, chi più chi meno, delle aree dem presenti al vertice. Il primo segnale arriverà dalla nuova segreteria campana. Sarà ristretta. Al massimo 6 componenti. E formata da parlamentari e consiglieri regionali. Per il momento non si è parlato di rimpasto nella giunta regionale come era circolato invece nelle ultime ore. Troppo presto. E inopportuno, per adesso. Poi in base ai risultati si vedrà. Resta la posizione molto critica dei Giovani turchi che hanno disertato l’incontro e alzato le barricate contro il presidente della Regione e la Tartaglione (leggi l’intervento di Valeria Valente). Insomma, sul cammino per il rilancio del Pd campano ci sono molti ostacoli. E l’incognita De Luca. Il governatore accetterà un forte ridimensionamento politico? Improbabile. Ma se non abbasserà un po’ la cresta non avrà più vita facile come in passato.
Mario De Michele