E’ ufficiale (e definitivo): il congresso provinciale del Pd di Caserta di terrà domenica 10 novembre. Dopo un tira e molla estenuante e per molti versi ridicolo, durato molti giorni, i Democratici hanno trovato la quadra sulla data del voto. La decisione è stata assunta dalla commissione provinciale per il congresso al termine dell’ennesimo incontro.

Per votare il 10 sarà concessa una deroga per eleggere la nuova assemblea provinciale dopo il 6 novembre, ultimo giorno utile per proclamare il segretario. Oltre ai componenti casertani, hanno partecipato anche Nico Stumpo per conto del nazionale, e  Paolo Persico per il regionale. Stumpo e Persico sono stati incaricati ieri di supportare il lavoro della commissione provinciale, ma non hanno i compiti di commissari, in quanto non sono mai scattati i poteri sostitutivi. Alla riunione, presieduta da Gennaro Falco, erano presenti inoltre Marco Villano e Francesco Piccirillo, rispettivamente rappresentanti di Raffaele Vitale e Peppe Roseto, candidati alla segreteria, il segretario provinciale dei Giovani democratici casertani, Pasquale Stellato, e i componenti della commissione regionale per il congresso Dionigi Magliulo e Rosida Baia.

Prima dell’incontro, c’è stato un faccia a faccia tra Stumpo, Vitale e Roseto. I due hanno poi preso parte alla riunione. A loro era stato demandato l’incarico di concordare assieme una data unitaria per il voto. Ma neanche i candidati a segretario avevano centrato l’obiettivo. Da qui la decisione di investire Napoli e Roma per ricondurre le anime del Pd sulla via del dialogo. E stasera il buonsenso ha prevalso sugli arroccamenti dei giorni scorsi. Si è trovata un’intesa politica che ha consentito di superare la logica dei ricorsi e dare il via libera all’anagrafe degli iscritti ai Giovani democratici, divenuta il pomo della discordia che aveva allargato ulteriormente il solco tra i sostenitori di Roseto e quelli di Vitale. L’elenco dei tesserati ai Gd sarà di nuovo sottoposto al vaglio di Pasquale Stellato e ripulito da eventuali errori di trascrizione o quant’altro. Il confronto si è inasprito sulla possibilità o meno di effettuare il tesseramento anche nella giornata del congresso. Per il gruppo Vitale il regolamento nazionale non contemplerebbe tale possibilità alla luce della deroga sulla data. Di parere opposto i supporter di Roseto. Alla fine si è deciso che sarà possibile iscriversi anche nel giorno del voto, com’è avvenuto e sta avvenendo in tutt’Italia.

I rappresentanti dei due schieramenti hanno inoltre raggiunto un accordo anche sulla necessità di avviare una “pacificazione politica”. Niente ricorsi dopo il voto, a prescindere dall’esito del congresso. E dialettica costruttiva con toni pacati tra maggioranza e minoranza del partito. Sulla pacificazione nutriamo molti dubbi. La disputa congressuale appare come uno spartiacque: chi vince prende in mano il Pd e va avanti per la propria strada; chi perde sarà relegato in un angolo con un ruolo marginale. Ma per ora Guelfi e Ghibellini hanno riposto le armi. E hanno fissato il congresso per il 10 novembre. La resa dei conti è rimandata a dopo il voto.

Mario De Michele

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