«Al dolore per la perdita di una vita umana, si aggiunge lo sdegno per l’ennesimo disastro ambientale determinato dall’incuria delle istituzioni» lo afferma il Presidente della Commissione Regionale Ecomafie e bonifiche Antonio Amato «Quella di stamane è una sciagura che purtroppo è costata la vita all’autista del tir, ma quanto è scaturito con l’incendio della sottostante discarica abusiva pesa come un macigno sull’inerzia delle istituzioni, innanzitutto la Regione. Sono mesi infatti» continua Amato «che con sopralluoghi e audizioni denunciamo la presenza sotto i piloni di quella statale di immonde discariche abusive.

Che però nascono dal deposito dei rifiuti rinvenuti sull’asse stradale dall’ASTIR con progetto europeo. Quei rifiuti, anche speciali, a Ponticelli come a Villa Literno e in tanti altri luoghi, anziché essere portati nelle discariche autorizzate sono stai abbandonati sotto gli assi viari. Già più volte sono andati in fiamme, e sulle ceneri si è abbattuta la scure dell’ecomafia e dei criminali ambientali che hanno usato quei luoghi per depositare copertoni, ingombranti, ma anche fusti di oli esausti. Lo abbiamo segnalato, abbiamo richiesto interventi, l’assessore regionale Romano si era impegnato a convocare tutti gli attori coinvolti, Anas, provincia, comune. Tuttavia» continua il Presidente della Commissione «Non c’è stato alcun seguito. Oggi è andata in fiamme una di quelle discariche, ce ne son ancora altre sempre in quell’area. Attendiamo nuovi disastri magari con conseguenze ancora peggiori? Attendiamo nuovi roghi degli eco mafiosi? E’ possibile avere una risposta concreta e non le solite inutili chiacchiere?»

 

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