Di lui si può dire di tutto. È testardo, irriducibile, solista. E chi più ne ha più ne metta. Ma nessuno può metterne in discussione la capacità di assumersi sempre le sue responsabilità. Nel bene e nel male. È fatto così Vincenzo De Luca. Dice sempre quello che pensa, perciò c’è chi lo ama e chi lo odia. Non ci sono vie di mezzo. In una video-intervista esclusiva a Campania Notizie, il sindaco emerito di Salerno, come lui stesso con orgoglio si definisce, accostandosi ironicamente al presidente Napolitano e a Papa Ratzinger, risponde con puntiglio alle domande sulla sua condanna a un anno per abuso d’ufficio, con la conseguente sospensione dalla carica di primo cittadino. E prende di petto, com’è suo costume, la vicenda primarie. Lo abbiamo intervistato all’Hotel City a Caserta, dove ha incontrato una pattuglia di deluchiani doc. Prima domanda: correrà comunque alle primarie per la scelta del candidato alla presidenza della Regione? “Sono in campo come e più di prima”, risponde De Luca, tanto per cambiare mostrando i muscoli. E aggiunge: “Io ho l’obbligo di rispettare il codice etico del mio partito e di rispettare la legge dello Stato, entrambi mi consentono di essere candidato alla presidenza della giunta regionale, per cui sono in campo più che mai”. L’esponente del Pd non ha remore nel definire “un’idiozia giudiziaria” la vicenda che lo ha riguardato. E ritiene maturi i tempi per avviare una riflessione seria sulla legge Severino che tutela i parlamentari e colpisce gli amministratori locali. “Dovrebbe essere applicata solo per i reati di mafia e terrorismo, per il resto bisogna attendere i tre gradi di giudizio”. Quando il discorso si sposta sulle primarie del Pd, De Luca sfoggia il meglio di sé con battute velenose contro i “malviventi che fanno opera di sciacallaggio sulla sua vicenda giudiziaria”. Malviventi del Pd? Chiediamo noi. Lui sorride: “Diciamo di area, confratelli”. E poi annuncia battaglia, nel vero senso della parola. “Ho fatto un tour tra alcune strutture militari della Campania, ho anche delle foto accanto ai Lince, per cui vado avanti a carrarmato”. Non mancano stoccate all’indirizzo di Gennaro Migliore e Stefano Caldoro. E ci sono anche riferimenti politico-religiosi a “pellegrinaggi a Roma”. Ascoltare De Luca è sempre un gran piacere, per chi lo ama, o un enorme dispiacere, per chi lo odia. Non ci sono vie di mezzo.
Mario De Michele
LA VIDEO-INTERVISTA A VINCENZO DE LUCA