In un paese dove un quotidiano spaventa il partito che ambisce a guidare il paese verso la ripresa economica accade che un avviso di garanzia diventa sinonimo di colpevolezza e fa nascere una nuova categoria ‘l’impresentabile’. Vittima di questo sistema Nicola Caputo, consigliere regionale della Campania, che nella tarda serata di ieri è stato escluso dalle liste del Pd per la Camera dei Deputati, dove occupava il posto numero 4.

Oggi, Caputo è in prima pagina su tutti i giornali ma lui non ci sta ad essere etichettato come impresentabile ed è pronto a togliersi i sassolini dalle scarpe, e nelle sue possono entrarcene davvero tanti, in una conferenza stampa. “Devo parlare! – scrive su facebook – ho un groppo alla gola ma devo parlare.”

“Ho subito – si legge ancora – una ingiustizia infinita! Hanno candidato un numero considerevole di indagati, rinviati a giudizio e condannati. E io con un avviso di garanzia ricevuto 7 giorni prima della presentazione delle liste sarei “impresentabile”. Oggi sono in prima pagina su tutti i giornali per effetto del giustizialismo di facciata di un Partito cui ho dato, insieme a tanti di voi, tutto me stesso, la mia passione, il mio lavoro, la mia vita. Come potrò mai riscattarmi dall’infamia subita? “.

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