Passa con la fiducia (29 favorevoli, 15 contrari) il bilancio della giunta De Luca in Consiglio regionale, ma è duro lo scontro con le opposizioni. La maggioranza perde un pezzo con l’abbandono di Alfonso Piscitelli (Gruppo De Luca Presidente), che annuncia il passaggio al Gruppo Misto e vota contro. Il presidente della Commissione Bilancio Francesco Picarone parla di «legge di stabilità molto ampia, che rifinanzia la cultura, il San Carlo, l’illuminazione dei monumenti, il turismo, le politiche sociali e i trasporti». Ma per il Movimento 5 Stelle, protagonista di scontri verbali con il presidente del Consiglio regionale Rosa D’ Amelio sui tempi del dibattito, si tratta – lo dice Valeria Ciarambino – «di un documento contabile senza alcuna ambizione», anzi «del nulla cosmico». «Non viene data alcuna risposta alla mancanza di lavoro – aggiunge il capogruppo di M5S -, dato che il Piano lavoro servirà solo a sostituire i dipendenti che andranno in pensione negli enti locali, né alla Sanità in una Regione in cui le persone muoiono quattro anni prima di quelle che vivono in altre Regioni». Forza Italia, con Maria Grazia Di Scala ed il capogruppo Armando Cesaro, boccia i trasporti.

«Quelli marittimi – afferma Di Scala – sono inesistenti, la Regione non li prende neanche in considerazione». «I gruppi Facebook di viaggiatori della Circumvesuviana – aggiunge Cesaro – ormai hanno una notorietà a livello internazionale, ed al presidente dell’Eav De Gregorio posso solo augurare che questo sia il suo ultimo anno di presidenza». Piscitelli contesta la decisione di non includere nel maxi emendamento che ha sostituito il disegno di legge sul bilancio la norma che esentava dalla presentazione delle firme di appoggio per le liste che alle ultime elezioni regionali hanno ottenuto almeno un seggio. Vota contro, annunciando il passaggio al Gruppo Misto. Francesco Emilio Borrelli (Verdi) gli chiede di dimettersi da presidente della I Commissione (Affari costituzionali). Per la maggioranza Vincenzo Maraio (Psi) elogia il contrasto al piano di riparto nazionale degli asili nido, che penalizza il Sud e l’avvio del «percorso per stabilire regole nel settore dei B&B». Carmine De Pascale («Gruppo De Luca presidente») ricorda la legge sul bullismo e la battaglia contro l’autonomia differenziata ed attacca l’ opposizione («distruttiva ed inefficace»).

La manovra di bilancio viene difesa da Antonio Marciano (Pd), che ricorda la recessione mondiale e contestualizza i dati dello Svimez: «La Campania, guidata da questa maggioranza, ha rilanciato sul lavoro, sui trasporti, sulla sanità. Il clima di campagna elettorale non deve portare ad offuscare sui dati oggettivi che dimostrano un avanzamento. La Regione ha recuperato anche il ritardo nella spesa dei fondi europei ed ha ottenuto, in sede di parifica dei bilanci 2017 e 2018, il plauso della Corte dei Conti».

 

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