Chiude uno dei pochissimi impianti di compostaggio campani, quello della società privata Castaldo High Tech di Pontericcio dove fino a qualche giorno fa, attraverso le aziende di raccolta e le piattaforme, portavano l’umido una quarantina di Comuni, Capri e Anacapri in testa. A lanciare l’allarme su Fb è il sindaco di Giugliano Antonio Poziello. «Finché a Giugliano è stato operativo l’impianto di trattamento dell’umido, noi siamo andati lì. Poi non potendo smaltire gli avanzi in Puglia, il sito ha chiuso. Noi abbiamo fatto un po’ di salti mortali, un po’ di tentativi di portare qui o lì i nostri avanzi alimentari, ma se non riapre qualche impianto che sia a Giugliano, che sia in Veneto, tra qualche giorno dovremo chiedere ai cittadini di tenere a casa scarti di pesce, pasta, carni», scrive Poziello. «Fortunatamente spiega il vicesindaco di Capri, Ciro Lembo siamo riusciti a ottenere di smaltire presso l’impianto Gesco di Salerno, altrimenti rischiavamo di vedere i rifiuti in piazzetta».
Ma la corsa ad acquisire spazi sta facendo salire i vertiginosamente i prezzi che ormai si aggirano intorno ai trecento euro a tonnellata. E questo mentre gli impianti del Nord che fino a qualche mese fa lavoravano l’umido stanno rimandando indietro moltissimi camion: i materiali provenienti dalla Campania, infatti, sono giudicati troppo impuri. Per migliorare la qualità della differenziata nei giorni scorsi Asìa ha tolto dalla strada una settantina di cassonetti per la raccolta della frazione umida. Tuttavia la situazione è difficile: la Regione ha programmato e finanziato la realizzazione di tredici impianti, ma prima dell’autunno non ne aprirà nessuno e comunque ci vorranno mesi per vederli inaugurati tutti. Il problema dei compostaggi, quindi, si aggiunge a quello dello stop del termovalorizzatore di Acerra che da settembre fermerà le tre linee. L’unica buona notizia, al momento, resta l’aggiudicazione di tutti i lotti ad eccezione di uno (quello di Acerra) tra quelli messi in gara dalla Regione per lo smaltimento delle balle. Gli altri lotti sono stati aggiudicati dai raggruppamenti temporanei di impresa.