Trenta persone, tutte residenti a Casal di Principe (Caserta), sono state identificate e denunciate dal Commissariato della Polizia di Stato di Aversa in relazione agli scontri avvenuti ieri dopo l’arrivo delle ruspe per l’abbattimento di un immobile abusivo. In almeno tre circostanze i manifestanti sono venuti a contatto con le forze dell’ordine schierate in tenuta anti-sommossa a presidio della strada, via Marche, dove era ubicata l’abitazione poi demolita, in cui risiedeva un operaio precario, condannato con sentenza passata in giudicato, moglie, figlia di quasi tre anni e madre gravemente malata.
Ai lanci di pietre polizia e carabinieri hanno risposto con delle cariche di alleggerimento. Alla fine della giornata tre persone, tra agenti e manifestanti, hanno riportato lievi ferite. Le trenta persone denunciate, ritenute responsabili dei disordini, dovranno rispondere dei reati di lesioni, violenza, resistenza a pubblico ufficiale, manifestazione non autorizzata e radunata sediziosa; per alcuni e’ stato contestato anche il furto di una telecamera asportata con violenza ad un operatore della Polizia di Stato. Ai manifestanti segnalati verra’ richiesto anche il risarcimento dei mezzi delle forze dell’ordine danneggiati. Intanto anche oggi a Casal di Principe alcune decine di cittadini sono tornati a riunirsi in strada per opporsi agli abbattimenti di due manufatti abusivi che verranno effettuati nei prossimi giorni; in una delle abitazioni da demolire risiede una coppia di coniugi con due figli piccoli di 19 mesi e 4 anni. ”Non lasceremo che si ripeta quanto avvenuto ieri – afferma l’ avvocato Francesco Martino del Coordinamento per il Riscatto – lo Stato abbatta gli immobili abusivi ma se la prenda prima di tutto con i manufatti costruiti da imprenditori che posseggono decine di appartamenti, trovando una soluzione per coloro che hanno sopportato grandi sacrifici per edificare la propria casa”.