E’ stato convalidato dal gip del Tribunale di Chieti, Paolo Di Geronimo, il fermo dello studente universitario Leonardo Vecchiolla, 23 anni, di Ariano Irpino (Avellino). Il giovane, che rimane in carcere per l’emissione di un’ordinanza di custodia cautelare, era stato fermato sabato scorso nel capoluogo teatino dai carabinieri del Ros di Roma perche’ ritenuto uno dei presunti blac block che il 15 ottobre, nella capitale, avevano appiccato il fuoco al furgone blindato dei carabinieri impegnati, in piazza San Giovanni, nelle operazioni antisommossa durante la manifestazione degli indignati.

Vecchiolla, detto “Chucky”, e’ accusato di tentato omicidio, devastazione e resistenza a pubblico ufficiale. A Chieti frequenta la facolta’ di psicologia dell’universita’ “d’Annunzio” e vive in una stanza dello studentato che si trova nel Villaggio Mediterraneo. Quando i carabinieri lo hanno fermato, poco dopo le 14, secondo gli investigatori stava partendo per recarsi alla manifestazione anti Tav in Piemonte. Lo studente, assistito dall’avvocato Sergio Acone, legale della famiglia della madre, dovrebbe essere trasferito a Roma e posto a disposizione dell’autorita’ giudiziaria capitolina. Vecchiolla sarebbe stato identificato dopo analisi di foto, filmati e intercettazioni. Ad Ariano lo studente ha sempre frequentato l’associazione “Ariano in movimento”, dei giovani comunisti italiani, che attraverso un blog aveva chiesto l’immediata scarcerazione di ‘Chucky’. A 18 anni Leonardo fu condannato per una vicenda legata alla droga, “pena sospesa” puntualizza il suo legale che sta gia’ valutando la possibilita’ di ricorrere al Tribunale del riesame.

 

‘Dato il clima che si e’ generato intorno al caso – ha detto il difensore del giovane campano, l’avvocato Sergio Acone, di Avellino, dopo aver avuto la conferma della convalida del fermo e della custodia cautelare – pur restando della mia opinione circa la insussistenza dei gravi indizi di colpevolezza, non rimango meravigliato dalla decisione”. L’avvocato presentera’ ricorso contro l’ordinanza al tribunale del Riesame di Roma. Intanto, sempre dalla difesa, si e’ appreso che da quando e’ in stato di fermo Leonardo Vecchiolla rifiuta di mangiare, una decisione la sua di cui la direzione del carcere e’ a conoscenza.

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